Economia
Voli cargo ancora fermi fra Italia e Cina nonostante il via libera di Enac
Nonostante l’Ente Nazionale Aviazione Civile abbia rimosso lo stop ai voli freighter fra Italia e Cina ormai da quasi una settimana, al momento gli aerei delle compagnie all cargo che sono tornati a operare sono pochissimi. In una nota Anama, l’associazione italiana degli agenti merci aree, spiega che “i voli cargo per la Cina e […]
Nonostante l’Ente Nazionale Aviazione Civile abbia rimosso lo stop ai voli freighter fra Italia e Cina ormai da quasi una settimana, al momento gli aerei delle compagnie all cargo che sono tornati a operare sono pochissimi. In una nota Anama, l’associazione italiana degli agenti merci aree, spiega che “i voli cargo per la Cina e Taiwan sono stati riaperti: nonostante ciò al momento non ci risulta ci siano voli in partenza dall’Italia a causa del concomitante capodanno cinese che non consente ai vettori di avere viaggi di ritorno.
Anche su Hong Kong, “nonostante i voli merci siano stati riaperti, risultano esserci pochi voli in partenza per i prossimi giorno, con spazio molto limitato”. Fra le compagnie aeree pronta a riattivare i voli freighter fra Italia e Hong Kong figura Cathay Pacific.
Anama precisa ancora nella sua nota che “i voli passeggeri per Taiwan e Hong Kong sono indissolubilmente legati a quelli per la Cina per cui non è possibile, allo stato attuale, che vengano riaperti i voli passeggeri verso queste destinazioni”. Ciò significa che la capacità cargo belly su queste rotte è azzerata. In questa situazione gli unici a lavorare (con rendimenti elevati) sono i chachar aerei.
L’associazione degli agenti aerei merci conclude affermando: “Abbiamo richiesto a Fiata, la nostra federazione mondiale, di monitorare la situazione relativa a eventuali soste collegate allo stato di emergenza attuale, sulla falsariga di quanto stanno facendo per la via mare”. Nei giorni scorsi, infatti, Fiata si era preventivamente mossa per chiedere ai vettori marittimi un atteggiamento responsabile nell’applicazione di surcharge per le soste delle merci nei porti a causa del parziale blocco dell’attività in banchina e più in generale nella catena logistica delle merci in Cina.
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