Vietnam, India e Filippine nuovo motore degli scambi commerciali
Il commercio internazionale di merci nel 2021 ha superato i livelli pre-pandemia del 10%, e anche le prospettive per il biennio 2022 – 2023 rimangono positive: seppur ridimensionate a causa della guerra in Ucraina, le previsioni indicano un leggero aumento rispetto al decennio precedente. Il dato emerge dall’ultima edizione del Dhl Trade Growth Atlas, il […]
Il commercio internazionale di merci nel 2021 ha superato i livelli pre-pandemia del 10%, e anche le prospettive per il biennio 2022 – 2023 rimangono positive: seppur ridimensionate a causa della guerra in Ucraina, le previsioni indicano un leggero aumento rispetto al decennio precedente. Il dato emerge dall’ultima edizione del Dhl Trade Growth Atlas, il rapporto realizzato da Dhl e Nyu Stern School of Business sulle tendenze e le prospettive più importanti del commercio globale. Il rapporto copre 173 Paesi, fornendo informazioni commerciali ai leader politici e ai responsabili del settore.
Il commercio mondiale tra crescita, cambiamento e opportunità
La crescita del commercio mondiale è distribuita su un’ampia varietà di Paesi: negli ultimi anni la Cina ha rappresentato un quarto della crescita del commercio mondiale e si prevede che continuerà ad avere la crescita maggiore, ma la sua quota dovrebbe dimezzarsi e attestarsi al 13%.
Nuovi poli di crescita commerciale sono stati individuati nel Sud-Est e nel Sud dell’Asia, mentre si prevede una forte accelerazione della crescita commerciale nell’Africa sub-sahariana.
Il Vietnam, l’India e le Filippine si distinguono per la velocità e l’entità della crescita commerciale prevista fino al 2026. Tutti e tre possono beneficiare degli sforzi compiuti da molte aziende per diversificare le strategie di produzione e di approvvigionamento incentrate sulla Cina.
Tra il 2000 e il 2012, le economie emergenti hanno aumentato la loro quota di commercio mondiale dal 24% al 40%, con metà dell’aumento “trainato” dalla sola Cina; tali quote sono rimaste invariate nel decennio seguente 2012-2021. Tuttavia, le economie emergenti continuano a progredire in termini di connettività, innovazione e aziende leader. Stanno diventando esportatori di prodotti sempre più tecnologicamente avanzati e competono sempre più non solo per i bassi costi, ma anche per l’innovazione e la qualità.
Per quanto riguarda infine l’e-commerce, il Rapporto ha registrato un boom durante la pandemia e le previsioni indicano che la forte crescita di queste vendite continuerà a livello internazionale.
Focus Italia
Nel 2021, l’Italia è al 9° posto nella classifica dei Paesi con più alto valore in termini di commercio internazionale, pari a 1,2 trilioni di dollari. Il valore delle esportazioni è stato di oltre 610 miliardi di dollari e posiziona il Paese all’8°posto a livello mondiale.
L’Italia si conferma esportatore di macchinari industriali (19%), veicoli (8,2%) e macchine e apparecchiature elettriche (6,1%).
LEGGI la pagina del DHL Trade Atlas dedicata all’Italia
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