Via libera al trasporto aereo di agrumi dall’Italia alla Cina
“Firmeremo degli accordi importanti per le nostre aziende italiane. Si raggiunge un’intesa importante per l’export degli agrumi italiani in Cina. Prima si potevano mettere solo su nave, oggi con l’export via aerea abbiamo una grandissima occasione per i nostri agricoltori”. Lo ha detto ieri da Shanghai, dove si è aperto il China International Import Expo, […]
“Firmeremo degli accordi importanti per le nostre aziende italiane. Si raggiunge un’intesa importante per l’export degli agrumi italiani in Cina. Prima si potevano mettere solo su nave, oggi con l’export via aerea abbiamo una grandissima occasione per i nostri agricoltori”. Lo ha detto ieri da Shanghai, dove si è aperto il China International Import Expo, il vicepremier Luigi Di Maio. In un clima di forti tensioni commerciali con gli Usa e altri partner, il presidente cinese, Xi Jinping, all’apertura dell’evento, ha cercato di descrivere la Cina come ben disposta alle importazioni e allo sviluppo di un mercato libero. Xi ha inoltre dichiarato che la Cina acquisterà dai mercati esteri circa 30 mila miliardi di dollari in beni e 10 trilioni in servizi durante i prossimi 15 anni. Lo scorso anno, il Paese aveva importato beni per un valore di 1,74 miliardi di dollari e servizi per 486 mln di dollari.
Bene lo sblocco della nuova “via della seta” per gli agrumi made in Italy che potranno essere esportati in Cina anche con gli aerei cargo “favorendo un export che fino a oggi è rimasto fermo al palo nonostante che la presenza dei prodotti agroalimentari Made in Italy nel paese asiatico sia praticamente quadruplicata (+376%) in valore negli ultimi dieci anni raggiungendo i 448 milioni di euro”. E’ quanto afferma la Coldiretti su dati Istat in relazione all’accordo fra Roma e Pechino per l’abolizione di barriere non tariffarie annunciato dal vice premier Luigi Di Maio per gli agrumi italiani, che fino a oggi non sono mai riusciti ad arrivare in Cina.
“Una nuova via di accesso per arance, mandarini, limoni e gli altri agrumi – prosegue Coldiretti – che si aggiunge ad altre aperture delle frontiere cinesi come quella del 2016 per le carni suine italiane e quella del 2018 per l’erba medica italiana. Mentre per quanto riguarda la frutta fresca sono ancora bloccate le mele e le pere Made in Italy, oggetto di uno specifico negoziato. Ostacoli che occorre superare per proseguire nel percorso di riequilibrio dei rapporti commerciali nell’agroalimentare dove le importazioni dalla Cina, conclude la Coldiretti, hanno superato del 29% il valore delle esportazioni, anche per effetto delle barriere commerciali”.