Tutti i magazzini possono riaprire
Le richieste di alcune associazioni e federazioni di categoria della logistica (in testa Fedespedi e Confetra) di riaprire i magazzini delle attività produttive non essenziali sono state accolte. Nell’ultimo Dpcm annunciato questa sera dal premier Giuseppe Conte c’è un articolo che recita: “Per le attività produttive sospese è ammesso, previa comunicazione al Prefetto, l’accesso ai […]
Le richieste di alcune associazioni e federazioni di categoria della logistica (in testa Fedespedi e Confetra) di riaprire i magazzini delle attività produttive non essenziali sono state accolte. Nell’ultimo Dpcm annunciato questa sera dal premier Giuseppe Conte c’è un articolo che recita: “Per le attività produttive sospese è ammesso, previa comunicazione al Prefetto, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione. E’ consentita, previa comunicazione al Prefetto, la spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino nonché la ricezione in magazzino di beni e forniture”. In pratica tutta la logistica delle merci in Italia può ripartire.
Confetra ha prontamente commentato la novità dicendo: “Finalmente giunta a soluzione una delicatissima questione che da settimane stava impattando negativamente sul ciclo operativo del trasporto e della movimentazione delle merci. L’apertura dei magazzini delle imprese produttrici attualmente ferme,
ci consente di riprendere consegne e trasporto di merci acquistate o prodotte entro il 22 marzo, data del primo lockdown. Una boccata d’ossigeno per il settore, e la
soluzione al problema del congestionamento crescente dei centri logistici e degli hub infrastrutturali di transito. Tra l’altro approvvigionando le scorte, quando sarà terminato il lockdown, le imprese potranno essere immediatamente operative e riprendere la produzione”.
Secondo Confetra resta ora un altro tema che andrà assolutamente affrontato in vista dei prossimi provvedimenti:
“La necessità di accrescere le tutele operative per i corrieri espressi”.
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