Trasporto urbano con droni: a Bari operazione dimostrativa del progetto Corus-Xuam
A Bari, presso il Politecnico, si è svolto lo scorso 14 settembre l’open day del cluster italiano del progetto Sesar Corus-Xuam, che punta alla definizione operativa di nuove soluzioni e servizi di Air Mobility per la loro integrazione sicura, efficiente e sostenibile nello spazio aereo. Sesar, acronimo di Single European Sky Atm Research, è un […]
A Bari, presso il Politecnico, si è svolto lo scorso 14 settembre l’open day del cluster italiano del progetto Sesar Corus-Xuam, che punta alla definizione operativa di nuove soluzioni e servizi di Air Mobility per la loro integrazione sicura, efficiente e sostenibile nello spazio aereo.
Sesar, acronimo di Single European Sky Atm Research, è un programma volto a revisionare lo spazio aereo europeo e il suo sistema di gestione del traffico, mentre Corus-Xuam è un progetto biennale che punta a dimostrare come i servizi e le soluzioni U-space possano supportare le operazioni di volo integrate di mobilità aerea urbana (Uam). In altre parole, come cioè questi servizi possano consentire ai veicoli elettrici di decollo e atterraggio verticale (eVTOL), ai sistemi di aeromobili senza pilota (Uas) e ad altri utenti dello spazio aereo di operare in modo sicuro, sicuro, sostenibile ed efficiente in uno spazio aereo controllato e completamente integrato. I paesi inclusi nelle campagne dimostrative sono Belgio, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Svezia e appunto l’Italia.
In particolare la dimostrazione che si è svolta a Bari, spiega Enav, ha avuto come oggetto gli “ottimi risultati” ottenuti dalla sperimentazione condotta dallo stesso ente insieme ai partner di progetto – Dta, D-Flight, Pipistrel, Techno Sky e Nais – ai rappresentanti di Eurocontrol, della Sesar JU, di Enac e di altri stakeholder.
Più nel dettaglio durante la giornata sono stati illustrati i servizi sviluppati da D-Flight per abilitare operazioni con velivoli a pilotaggio remoto, che hanno permesso il trasporto di farmaci tra il test-bed dell’aeroporto di Grottaglie, l’avio superficie AeroTre nei pressi di Manduria e l’area aperta dell’ospedale della stessa cittadina.
La dimostrazione ha coinvolto un velivolo cargo ad ala fissa di Pipistrel che ha portato il suo carico dallo scalo di Grottaglie fino all’aviosuperficie, dove una parte di esso è stata predisposta per l’operazione di consegna finale su un drone gestito da un operatore Techno Sky che ha raggiunto l’area urbana di Manduria.
La dimostrazione italiana, ha evidenziato Enav, ha “confermato come i servizi U-Space siano risultati sotto test essenzialmente pronti ad operare servizi di trasporto emergenziale con droni in aree periurbane e urbane, indipendentemente dalla dimensione dei droni impiegati”.
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