Trasportate con droni italiani 5,4 tonnellate di materiale nel Mare del Nord
La consegna di casse da 85 kg cadauna a 94 turbine eoliche con i droni ha innalzato la sicurezza del personale al lavoro nel parco eolico e ridotto le emissioni di Co2
SkyLift, operatore di droni leader nel settore della logistica, ha trasportato le attrezzature dalla nave alle turbine eoliche di proprietà di Ørsted, una delle più grandi aziende di energia rinnovabile del mondo. L’ innovativa operazione ha utilizzato i droni cargo avanzati dell’azienda altoatesina FlyingBasket, stabilendo un nuovo standard di efficienza e velocità nella logistica offshore.
La missione, comunica FlyngBasket in una nota, si è svolta nel Mare del Nord, nelle acque dei Paesi Bassi ed ha realizzato una consegna di pacchi da parte di Skylift con una velocità senza precedenti, raggiungendo fino a 20 consegne al giorno. Iniziata il 29 luglio la consegna ha richiesto 10 giorni per essere completata. La distanza dalla nave alla turbina eolica era di circa 150 metri (la metà della Torre Eiffel di Parigi).
Con l’utilizzo dei droni per carichi pesanti FlyingBasket, Skylift ha consegnato casse da carico del peso di circa 85 kg ciascuna a 94 turbine eoliche, per un totale di 5460 kg trasportati. «Sono felice di vedere i nostri droni in alto mare, specialmente se manovrati da un operatore esperto per il settore delle energie rinnovabili», ha dichiarato Moritz Moroder, amministratore delegato di FlyingBasket.
La missione segna una tappa significativa nella collaborazione tra tutte le parti interessate, evidenziando il potenziale della tecnologia dei droni a supporto del settore delle energie rinnovabili e dimostra come le soluzioni innovative possano migliorare l’efficienza e l’affidabilità dei parchi eolici offshore, contribuendo alla più ampia adozione di pratiche energetiche sostenibili, continua la nota.
I droni, spiega FlyngBasket, comportano minori disturbi al lavoro, poiché le turbine eoliche non devono essere spente durante la consegna del carico. Prevengono i rischi, rendendo più sicuro il personale che lavora al parco eolico, e minimizzano la necessità di viaggi multipli via nave, riducendo le emissioni di carbonio. Senza l’utilizzo dei droni, infatti, è necessario l’utilizzo di un’imbarcazione che naviga da una turbina eolica all’altra, utilizzando una gru per sollevare ogni scatola contenente l’attrezzatura sul pezzo di transizione, dopodiché la scatola viene sollevata con la gru della navicella per raggiungere la navicella e quindi essere spostata in cima alla turbina.
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