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Transizione ecologia e regolamentazione al centro del 2022 di Aicai
Incertezze geopolitiche, la continua espansione dell’e-commerce, le criticità delle consegne di ultimo miglio sono tra i nodi che i corrieri aerei internazionali dovranno affrontare nel 2022. AIR CARGO ITALY ha fatto il punto sulle tendenze e sulle necessità del settore con Nazzareno Franco, nel suo ruolo di vertice di Aicai. Qual è stato l’andamento del […]
Incertezze geopolitiche, la continua espansione dell’e-commerce, le criticità delle consegne di ultimo miglio sono tra i nodi che i corrieri aerei internazionali dovranno affrontare nel 2022. AIR CARGO ITALY ha fatto il punto sulle tendenze e sulle necessità del settore con Nazzareno Franco, nel suo ruolo di vertice di Aicai.
Qual è stato l’andamento del comparto in Italia nel 2021? Avete osservato tendenze differenti rispetto all’anno precedente?
Per quanto riguarda le tendenze prosegue la crescita dell’e-commerce, che ha avuto una grande accelerazione a seguito della pandemia che ha modificato le attitudini dei consumatori e spinto molte nuove PMI ad approcciarsi a questo canale di vendita. Si tratta dunque di una grande opportunità anche per noi soci di AICAI, che di fatto siamo gli enabler del commercio elettronico e supportiamo le PMI nel commercio digitale, volano per l’export. Un’opportunità che si accompagna a sfide importanti, come la sostenibilità, dal momento che una crescita dell’ecommerce comporta un aumento delle consegne residenziali. L’attività principe che ci caratterizza, ovvero quella dell’ottimizzazione e dell’efficienza dei trasporti anche nell’ultimo miglio, trova ostacolo nella mancata regia delle diverse regolazioni e limiti da città a città. In termini concreti è necessario che le regole per le ZTL siano armonizzate fra loro per permettere una transizione ordinata a una logistica più sostenibile e un’efficiente pianificazione dal punto di vista degli operatori.
La vera sfida, che stiamo già portando avanti per i prossimi anni, è infatti legata al trend di lungo periodo dell’evoluzione green e della gestione della transizione ecologica, grazie ad investimenti necessari per il rinnovo del parco, infrastrutture di ricarica e le regolamentazioni di accompagnamento che devono essere coerenti. Noi corrieri aerei espressi, sensibili alle innovazioni tecnologiche ed early adopter di quanto più avanzato il mercato offre, vogliamo contribuire a guidare questa transizione verso un futuro carbon neutral. Riteniamo che questo sia un momento che fornisce opportunità di innovazione e rafforzamento dove ognuno è chiamato a svolgere la sua parte per lo sviluppo sostenibile di tutto il sistema economico.
Come è stato finora il 2022? La guerra in Ucraina sta già avendo un impatto sul settore e, nel caso, questo è già visibile anche in Italia? Il tema del caro-carburante sarà ancora più sentito durante l’anno?
Questa prima parte dell’anno sconta il sovrapporsi di criticità a livello internazionale che impattano sui timidi segnali di ripresa generale che si erano iniziati ad intravedere a metà del 21. Relativamente agli impatti generati dal conflitto in Ucraina, segnaliamo innanzitutto la sospensione del servizio inbound e outbound con destinazione la Federazione Russa, Bielorussia ed Ucraina con la conseguente diminuzione dei relativi volumi. Inoltre, l’impossibilità di sorvolo degli spazi aerei appartenenti a questi stati, e nelle immediate vicinanze della area del conflitto, ha determinato un incremento dei tempi di volo su gran parte delle destinazioni intercontinentali nella regione Asia/Pacifico, e contestuale incremento dei costi, sui quali incide anche l’impennata del prezzo dei carburanti (sia avio che stradale)
La guerra inoltre, al di là della decisione dei tre corrieri riuniti in AICAI di non offrire più servizi di spedizione per la Russia – implica anche l’aumento dei prezzi del grano e dell’energia che – uniti al caro carburante – hanno pesanti ripercussioni sull’export, un motore fondamentale per la nostra economia. Ciò si innesta in una situazione generale in cui la capacità di trasporto cargo aereo è stata ridotta in conseguenza del crollo dei voli commerciali incidendo ulteriormente sul recupero dell’export che nel 2021 aveva dato segnali di ripresa. Il settore dei corrieri aerei internazionali infatti costituisce un importante segmento del settore dei trasporti, nello specifico del trasporto aereo, configurandosi come il segmento a più elevato valore aggiunto dell’intero insieme. Il 30% dell’export a valore è trasportato dal cargo aereo, che si configura come la modalità di trasporto preferita dalle merci ad elevato valore aggiunto, ovvero la competitività del paese stesso. Il mercato Russo – in particolare – secondo un report di Intesa San Paolo, vale 7,7 miliardi di euro e riguarda principalmente il settore del fashion, e dei prodotti chimici, ma non solo.
Certo è che le criticità in atto potrebbero avere un impatto negativo rispetto alle attese. Nel suo rapporto Export 2021 Sace sottolineava come nel primo semestre 2021 il commercio internazionale di beni in volume avesse mostrato una ripresa attribuibile soprattutto a un effetto base favorevole, dopo il calo dello scorso anno, nonché a solide condizioni di domanda in tutti i principali raggruppamenti di beni. Nonostante i colli di bottiglia sul lato dell’offerta in alcuni settori, collegati a criticità prevalentemente di natura temporanea nella logistica e nell’approvvigionamento delle materie prime, si attendeva una crescita degli scambi internazionali di merci di circa il 10%, un ritmo di espansione molto vicino al tasso registrato nel 2010. Per l’Italia la crescita attesa era dell’11,3%. Comunque la principale criticità è il costo del carburante, per gli operatori della logistica.
Quali sono le necessità che avvertite in questa fase storica in Italia? Quali sono le richieste alla politica e alle istituzioni? E in generale i temi su cui pensate di spendervi durante l’anno?
Il focus di AICAI per il 2022 sarà garantire la competitività del Sistema Italia attraverso la transizione ecologica e una diversa gestione della regolamentazione, aspetti fortemente interconnessi. Per quanto riguarda il primo aspetto continuiamo a lavorare per la costruzione di una partnership pubblico-privato per stabilire un percorso condiviso con l’obiettivo di arrivare a una transizione logistica sostenibile sia da punto di vista ambientale sia economico.
La logistica è un settore determinante per l’economia del Paese e il tema delle risorse e delle strutture legate alla distribuzione nei centri urbani è cruciale per il raggiungimento effettivo e graduale di una vera transizione sostenibile. Di qui la necessità una governance condivisa sulla transizione che pianifichi e governi un processo molto lungo e complesso, e che vada incontro alle aspettative altissime e crescenti di pubblico e amministrazioni locali.
Stiamo lavorando in questo senso con Anfia ed Unrae creando una task force tra corrieri aerei espressi, produttori di veicoli, produttori/distributori di energia, amministrazioni locali per progettare una road map per la transizione ecologica dell’ultimo miglio. Da questa task force è emerso come né la programmazione di risorse prevista dal PNRR né le misure previste dalla legge di Bilancio siano sufficienti per attuare interventi indispensabili a supportare l’ammodernamento del parco circolante e la realizzazione delle infrastrutture di ricarica. Come corrieri aerei espresso internazionali vogliamo implementare gli investimenti necessari per il rinnovo del parco veicolare, delle infrastrutture di ricarica e di rifornimento e per l’efficientamento delle nostre facilities. Per questo oltre ai fondi PNRR e Next Gen EU, auspichiamo che vengano destinate quante più risorse disponibili in questa direzione. Sul fronte della regolamentazione invece pensiamo che vadano superate le disposizioni sui servizi postali contenute nel DDL Concorrenza ora in discussione in Senato perché possono svantaggiare il mercato nazionale in quanto anziché semplificare le norme e ridurre i carichi regolatori rischiano di introdurne e aggiungerne di nuovi penalizzando la competitività delle PMI italiane”. Lo stesso infine vale per i cosiddetti “Oneri Impropri”. Infatti riteniamo sia opportuno ripensare al tema della contribuzione al finanziamento dell’Autorità Postale (AGCOM) richiesto ai corrieri aerei espresso, che rappresenta oggi una delle più onerose a livello europeo, un unicum. Su questo, si richiede una più attenta riflessione rispetto a quelli che sono oggi intesi come i “costi” della regolamentazione e delle autorità indipendenti, compresa l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, che evidentemente impattano negativamente sulla capacità di investimento delle aziende nel nostro Paese.