Tramonta l’ipotesi di uno sviluppo cargo nell’aeroporto di Parma
La possibilità di trasformare l’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma in uno scalo orientato soprattutto al settore cargo appare ormai sempre più lontana. Nei giorni scorsi un dibattito pubblico organizzato in città da Roberta Roberti (già candidata sindaco in questa tornata elettorale con Parma Città Pubblica, ma esclusa dal Tar dalla competizione) ha evidenziato come il […]
La possibilità di trasformare l’aeroporto Giuseppe Verdi di Parma in uno scalo orientato soprattutto al settore cargo appare ormai sempre più lontana. Nei giorni scorsi un dibattito pubblico organizzato in città da Roberta Roberti (già candidata sindaco in questa tornata elettorale con Parma Città Pubblica, ma esclusa dal Tar dalla competizione) ha evidenziato come il no al progetto sia condiviso tra tutti i principali aspiranti successori di Federico Pizzarotti.
Questa – riferisce l’edizione locale di Repubblica – è infatti, pur con varie sfumature, la posizione di Michele Guerra, candidato del centro sinistra con Uniti Vince Parma, di Dario Costi –sostenuto da liste civiche, Civiltà Parmigiana e Azione, Priamo Bocchi di Fratelli d’Italia, di Giampaolo Lavagetto della lista civica Parma 2032, Enrico Ottolini – candidato dei Verdi e di Andrea Bui di Potere al Popolo, Rifondazione comunista e Pci, mentre Pietro Vignali – della coalizione di centrodestra con Lega e Forza Italia – avrebbe detto di avere appreso durante la serata elementi di cui non era a conoscenza, concludendo che nel progetto c’è stata “mancanza di trasparenza e nessun coinvolgimento della cittadinanza”.
Di maggior peso è però probabilmente il parere, riportato nel corso della stessa serata da parte di Michele Guerra ma anche nei giorni prima sempre su Repubblica Parma, il parere espresso sul tema dalla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elly Schlein, la quale in sintesi ha dato la disponibilità della Giunta a riconsiderare il progetto “sulla base delle nuove indicazioni della nuova Amministrazione locale” che uscirà dalle urne dopo le votazioni di domenica 12 giugno (e nelle quali ad oggi è considerato favorito proprio il candidato di centrosinistra), anche allocando diversamente le risorse previste (12 milioni di euro).
Un punto di vista quindi profondamente diverso da quello che lo scorso novembre era stato formulato dall’assessore ai trasporti dell’Emilia Romagna, Andrea Corsini, il quale aveva dichiarato che la Regione riteneva importante “sostenere le opportunità di un rafforzamento dell’aeroporto nell’ambito del settore cargo, courier ed e-commerce, sia con riferimento all’aviocamionato che con la predisposizione delle condizioni necessarie all’attivazione di voli diretti”.
Il progetto di sviluppo dell’aeroporto Giuseppe Verdi, datato 2017, prevede nel dettaglio il prolungamento della pista di volo 2/22, la realizzazione di una via di rullaggio per le operazioni di back-track e la realizzazione di un hangar cargo di 5.100 metri quadrati.
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