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Sudoco, preclearing aereo e Easy Free Back: le ultime dalle Dogane
Per la completa e reale introduzione in Italia del Sudoco, lo Sportello unico doganale e dei controlli alle merci, potrebbe essere arrivato davvero il momento giusto. A parlarne è stato il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, che in occasione della presentazione del secondo studio sul cargo aereo in Italia ha […]
Per la completa e reale introduzione in Italia del Sudoco, lo Sportello unico doganale e dei controlli alle merci, potrebbe essere arrivato davvero il momento giusto. A parlarne è stato il direttore generale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Marcello Minenna, che in occasione della presentazione del secondo studio sul cargo aereo in Italia ha detto: “133 controlli con 17 pubbliche amministrazioni nei porti e 400 con 27 pubbliche amministrazioni sull’intero controllo della logistica su base nazionale non fanno onore al nostro Paese e al progetto di modernizzazione che si impone. Del Sudoco ho parlato personalmente con la ministra De Micheli la settimana scorsa in occasione della presentazione del Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e mi ha garantito che ci sono ulteriori passaggi col Ministero della Salute da completare ma che dovremmo in tempi brevi portarlo finalmente in Consiglio dei Ministri. Personalmente anch’io avvierò un’interlocuzione con il ministro Speranza per capire se ci sono ancora delle perplessità e come poterle risolvere”.
Minenna ha fatto poi cenno all’iniziativa denominata “Easy Free Back” (presentata a fine agosto) e volta a introdurre importanti facilitazioni alle operazioni di reintroduzione delle merci in esenzione dai dazi (in presenza di alcune condizioni). Le semplificazioni più importanti consistono nella possibilità, per gli operatori commerciali che effettuino operazioni commerciali nei confronti di soggetti B2C, di procedere alla reintroduzione in esenzione sulla base di un’autorizzazione unica per tutte le operazioni, subendo minori controlli fisici in linea in base al livello di compliance dell’impresa (si privilegiano eventuali controlli a posteriori). “Sull’Easy Free Back, dopo un mese di sperimentazione, i dati del nostro sistema consentono di capire che sono necessari due ulteriori interventi. Il primo per i grandi operatori: passeremo a 50 il numero dei controlli. Un altro provvedimento sarà per le piccole e medie imprese perché è evidente che chi si affaccia all’ecommerce con una dimensione differente non dovrebbe proprio avere un numero di controlli. Faremo dunque un ulteriore mese di sperimentazione e poi magari convocheremo un open hearing al fine di avere un ulteriore confronto con l’industria”.
Altro tema affrontato è stato quello del preclearing aereo: “Credo che serva una sperimentazione ma prima devo parlare con l’industria, quindi prossimamente verrete convocati a una consultazione pubblica in modo da poterci confrontare e trovare una qualche modalità per sperimentare una soluzione che abbia senso. È evidente che come abbiamo fatto in mare sia possibile anche a livello aereo effettuare qualcosa che superi il tema dei semplici coni aerei espressi”.
Più in generale Minenna ha aggiunto: “Sul tema dei controlli non sono soddisfatto neanch’io, bisogna ancora lavorare. Il livello di positività è talmente basso che è evidente che qualcosa non va, stiamo facendo complesse analisi nei nostri data warehouse per trovare delle nuove soluzioni che siano più light ma allo stesso tempo più efficaci. Perché uno spreco di risorse nazionali come sistema paese in questo momento non è più ammissibile”.
Un ultimo riferimento è stato fatto agli operatori economici autorizzati: “Personalmente ho avviato i progetti di eAeo e di Aeo Class: sono convinto che le società ad esempio quotate in Borsa dovrebbero avere una via privilegiata e le piattaforme elettroniche lo stesso. Bisognerebbe passare a un controllo ex-post ed evitare un controllo per ogni singola operazione incrociata per la capienza del conto di debito. Sono aspetti su cui stiamo lavorando”.