“Sta andando bene l’implementazione del Ccs di Malpensa”
Sea e Anama ritengono possibile l’estensione entro il 2026 delle procedure alle operazioni in import
Milano – A quasi un mese dalla piena entrata in operatività (ovvero il termine della fase transitoria), Anama e Sea concordano: l’implementazione del Cargo Community System di Malpensa sta filando liscia, procedendo senza criticità particolari. “Funziona bene, non abbiamo ricevuto riscontri negativi dai nostri associati, l’andamento è fluido” ha segnalato Alessandro Albertini, presidente dell’associazione che rappresenta gli spedizionieri aerei, intercettato a margine dell’assemblea pubblica di Alsea dedicata alla logistica urbana nella città di Milano. Dello stesso avviso Paolo Dallanoce, responsabile merci di Sea, che nella stessa occasione si è detto “moderatamente soddisfatto” perché questa “cresce ogni giorno”. “Riscontriamo imprecisioni o errori, ma confido che entro la fine dell’anno saranno risolti. Attualmente gestiamo quindi in via digitale bel oltre il 90% dell’export”. Il turno dell’import, secondo i vertici di Anama e del cargo aereo di Sea, arriverà invece con ogni probabilità nel 2026, mentre nuove app saranno rilasciate ancora nel 2025.
Uno degli obiettivi di questa iniziativa, ricorda Albertini, è “quello di dotarci di Kpi sulle prestazioni degli operatori, anche per prevenire il verificarsi di gravi criticità come quelle degli anni scorsi”.
Quanto all’allargamento del Ccs (o per meglio dire, delle sue funzioni) al di fuori dello scalo varesino, il prossimo passo – ha spiegato Albertini – sarà a Fiumicino. Al momento la società di gestione dello scalo ha in corso delle valutazioni per capire se nell’aeroporto romano potrà essere implementata la stessa app (realizzata da Cargo Start) già in uso a Malpensa. In ogni caso, il percorso a Roma si prevede più rapido, considerato che gli operatori sono ormai rodati nell’uso di un sistema di questo tipo e nella presentazione dei dati.
F.M.
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