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Spedizionieri e compagnie a caccia di traffici a tutti i costi
Secondo Xeneta a giugno i noli sono stati in media di 2,31 dollari a kg, il 41% inferiori a quelli di un anno fa
Spiragli positivi a giugno per il mercato delle spedizioni aeree globali. Secondo l’ultimo report di Xeneta, nel mese il gap nella domanda (rispetto al giugno del 2022) è stato infatti dell’1% (contro il -4% di aprile e il -1% di maggio), mentre la capacità è cresciuta dell’8% (contro il +14% di maggio). Il dynamic load factor nel mese è stato del 56%, tre punti percentuali in meno che nel giugno 2022. Nessuna variazione significativa si è osservata dal lato dei noli, che nel mese sono stati inferiori del 41% a quelli di un anno prima (il divario a maggio era del 40%), a una media di 2,31 dollari per kg.
Questa la lettura della situazione attuale offerta dal responsabile dell’area Aereo di Xeneta, Niall van de Wouw: “È la paura di perdere qualcosa che sta guidando il forte declino dei noli, perché nessuno vuole perdere volumi” e anzi gli operatori puntano a recuperare quote di mercato. “Vediamo gli spedizionieri assumersi grandi rischi” ha aggiunto l’analista.
Guardando ai prossimi mesi, Xeneta ha detto peraltro di non aspettarsi una crescita dei traffici durante l’estate, anche se l’assenza di una peak season nei trasporti marittimi potrebbe dare una spinta alle spedizioni aree. Ogni picco eventuale però sarà secondo la società di analisi “di breve durata e non ai livelli del passato”.
“Il mercato del trasporto aereo merci al momento è un mix tossico. Vediamo alcuni spedizionieri che accettano noli fissi di 12 mesi con i caricatori, incluso il carburante, inferiori alle tariffe che vediamo del mercato” ha commentato van de Wouw. “Assomiglia all’andare a Las Vegas in termini di rischio, ma gli spedizionieri stanno cercando con ansia di assicurarsi volumi di fronte a una concorrenza agguerrita. I caricatori con cui stiamo parlando, in generale, non cercano una massiccia revisione della loro base di fornitori, ma vogliono vedere un miglioramento, dato che noli e condizioni di mercato sono molto più basse rispetto a 6-9 mesi fa”. Per gli operatori quindi secondo l’analista il dilemma che si pone ora è quello tra il puntare sui margini o sui volumi. “Nessuno vuole volare con stive vuote, e anche le compagnie aeree più rispettate sembrano riconoscere che devono unirsi a questo gioco perché se mantengono i noli a un livello elevato, semplicemente non otterranno i traffici”. Secondo van de Wouw quella del 2023 “sarà una lunga estate per i reparti cargo delle compagnie aeree, e ci vorranno alcuni trimestri prima che il mercato si allontani dall’attuale contesto di prezzi irrazionali”.