Spedizioni aeree italiane calano (-1,6%) a ottobre
Continua il periodo di stanca delle spedizioni aeree italiane, in attesa di una desiderata peak season invernale. A ottobre, secondo rilevazioni di Assaeroporti e Aeroporto 2030, gli scali italiani hanno infatti registrato movimentazioni per 96.360 tonnellate, l’1,6% in meno rispetto allo stesso mese del 2021 ma anche una quantità inferiore di ben il 6,8% a […]
Continua il periodo di stanca delle spedizioni aeree italiane, in attesa di una desiderata peak season invernale.
A ottobre, secondo rilevazioni di Assaeroporti e Aeroporto 2030, gli scali italiani hanno infatti registrato movimentazioni per 96.360 tonnellate, l’1,6% in meno rispetto allo stesso mese del 2021 ma anche una quantità inferiore di ben il 6,8% a quella che era stata osservata nel 2019. In linea con quanto visto nei mesi scorsi, continua a perdere terreno Malpensa (59.809,3 tonnellate, l’11,5% in meno rispetto allo scorso anno), mentre Fiumicino, pur con volumi di molto inferiori (15.350,7 tonnellate) prosegue nella sua marcia di recupero (+61,5%). Tra gli scali maggiori continua anche la perdita di terreno di Brescia (3.008 tonnellate, -6,9%), mentre avanza Bologna (5.368,2 tonnellate, +17%) e Venezia viva una sostanziale stabilità (4.212,3 tonnellate, +0,3%).
Considerate le dinamiche fin qui osservate, resta comunque positivo il bilancio delle spedizioni aeree gestite dagli aeroporti italiani nei primi dieci mesi del 2022. Complessivamente il traffico ammonta infatti a 920.050,7 tonnellate (il 3,1% in più rispetto al gennaio-ottobre 2021, in rallentamento rispetto al +3,7% di settembre, e ancora l’1,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2019). Nonostante la brusca frenata degli ultimi mesi, restano quasi pari a quelli dello scorso anno i volumi merci gestiti da Malpensa (602.792,3 tonnellate, -1,6%) e ancora di più da Brescia (31.823,7 tonnellate, -0,9%), mentre di contro Fiumicino, con 117.371,9 tonnellate, recupera complessivamente il 38,4% sullo scorso anno. Simile infine la progressione di Bologna e Venezia: il primo, con 45.852,4 tonnellate di merce, cresce del 12,3% sui primi dieci mesi del 2021, mentre il Marco Polo, con volumi pari a 39.586,3 tonnellate, registra un aumento sullo stesso periodo dell’11,5%.
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