Spedizioni aeree globali in calo anche nel 2023 (-5,6% sul 2019)
Il 2022 delle spedizioni aeree si chiude con volumi in calo a livello globale ma performance particolarmente negative per quel che riguarda il continente europeo. Nell’anno, riferisce Iata, si è osservata infatti una contrazione della domanda mondiale pari all’8% (rispetto al 2021, in termini di Ctk, cargo-tonne kilometers), per movimentazioni complessive che quindi si sono […]
Il 2022 delle spedizioni aeree si chiude con volumi in calo a livello globale ma performance particolarmente negative per quel che riguarda il continente europeo.
Nell’anno, riferisce Iata, si è osservata infatti una contrazione della domanda mondiale pari all’8% (rispetto al 2021, in termini di Ctk, cargo-tonne kilometers), per movimentazioni complessive che quindi si sono avvicinate a quelle del 2019 (risultando inferiori solo dell’1,6%). Rispetto all’anno precedente, la capacità disponibile è stata maggiore (del 3%), pur risultando ancora al di sotto (dell’8,2%) a quella dei pre-pandemia. Il settore ha mostrato un forte rallentamento nel mese di dicembre, chiuso con un calo della domanda nell’ordine del 15,3% sul 2021 e stiva pure in ribasso (-2,2%) rispetto a quella del 2021.
In questo contesto già depresso, l’Europa ha ottenuto le peggiori performance regionali, con una flessione dei volumi dell’11,5% durante l’anno (e del 17% nel solo mese di dicembre), a fronte di un incremento di stiva dello 0,5% (e un ammanco nell’ultimo mese del 7%). Risultati non positivi anche rispetto al 2019, dato che equivalgono a una flessione annuale della domanda dell’8,7% (a fronte di una capacità inferiore del 17,4%).
“Prevediamo che le misure implementate dai governi, per combattere l’inflazione raffreddando le economie, comporteranno un ulteriore calo dei volumi nel 2023 al -5,6% rispetto al 2019” ha commentato il direttore generale di Iata, Willie Walsh. “Tuttavia, ci vorrà del tempo prima che questo [andamento] vada a incidere sui noli. Quindi, la buona notizia per il trasporto aereo merci è che i rendimenti medi e i ricavi totali per il 2023 rimarranno ben al di sopra dei livelli pre-pandemici”.
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