Spedizioni aeree globali high tech e pharma in forte ascesa nel 2019
Sebbene sia ancora presto per un bilancio dell’andamento del cargo aereo nel 2019 (IATA ad esempio non ha ancora diffuso i dati relativi al mese di novembre), dalle analisi di WorldACD arrivano alcuni segnali che lasciano sperare in una chiusura non troppo negativa dell’anno. Secondo la società di consulenza, in novembre le spedizioni globali per […]
Sebbene sia ancora presto per un bilancio dell’andamento del cargo aereo nel 2019 (IATA ad esempio non ha ancora diffuso i dati relativi al mese di novembre), dalle analisi di WorldACD arrivano alcuni segnali che lasciano sperare in una chiusura non troppo negativa dell’anno.
Secondo la società di consulenza, in novembre le spedizioni globali per via aerea hanno infatti vissuto un incremento dello 0,4% in termini di total chargeable weight (il cosiddetto ‘peso tassabile’) rispetto al novembre 2018, mentre il load factor globale ha registrato un aumento del 2,4% rispetto allo stesso mese (i rispettivi valori progressivi risultano invece in calo del 2,5 e del 2,1%).
Ancora non è possibile prevedere se questa ripresa (in particolare quella del load factor, il cui valore progressivo in agosto segnava un -6,9%) si tradurrà in una risalita tale da portare in territorio positivo i risultati di dicembre, ma se anche così fosse – osservano gli analisti di WorldACD – la perdita finale sarebbe comunque intorno al 4,3%.
Ciò detto, va comunque rilevato l’andamento incontrovertibilmente positivo di alcuni segmenti, merceologie e rotte nel corso del 2019. A fronte della macrocategoria del general cargo che perde (verosimilmente in termini di volumi) il 5,5% nei primi 11 mesi dell’anno, nello stesso intervallo di tempo lo Special Cargo registra infatti una crescita del 4,2%.
Tra le merci in particolare ascesa, quelle del settore High Tech (+14% a fine novembre), così come quelle farmaceutiche e a temperatura controllata (+5%). Buono anche l’andamento dei beni deperibili (+2%), che però registrano tendenze di segno opposto tra i fiori (+6%) e le carni (-2%).
Guardando alle rotte, risultano in forte progressione quelle con partenza da Cina e Hong Kong (+5,1% nei mesi di ottobre e novembre rispetto agli stessi mesi del 2018), in particolare con destinazione Europa, Medio Oriente e Asia meridionale (in decremento quelle verso il Nord America) e relativamente a prodotti del settore high tech.
Puntando invece lo sguardo sulla sola Europa, secondo WorldACD questa risulta essere l’unica macroregione ad avere avuto un novembre peggiore dei mesi precedenti (-5,5% la perdita nel mese, a fronte di un calo nei primi 11 mesi dell’anno pari al -5,1%). Nel Vecchio Continente spicca però al contrario il risultato del Nord Europa, che nei primi 11 mesi del 2019 è cresciuto dell’11,6%, e in particolare quello della Norvegia che è progredito del 20%, grazie – ha spiegato il Norwegian Seafood Council – all’incremento record dell’export via aria di salmoni e sgombri.
Leggi il report di WorldACD
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