Sì condizionato all’acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa
L’ok della Commissione Europea è subordinato all’implementazione di alcuni correttivi, anche rispetto alle rotte di lungo raggio
La Commissione europea ha dato il proprio vie libera al progetto di acquisizione di Ita Airways da parte di Lufthansa, subordinandolo al pieno rispetto delle misure correttive già definite.
Arriva quindi con questo pronunciamento un primo punto fermo a chiudere un iter lungo e tortuoso, trasformatosi all’inizio del 2024 in una indagine approfondita della stessa Commissione Europea dopo che questa aveva espresso alcune “riserve preliminari” sulla operazione, paventando il rischio di una riduzione della concorrenza sulle rotte tra l’Italia e l’Europa centrale, da e per l’America settentrionale, su altre rotte a lungo raggio e rispetto alla possibile risultante posizione dominante della compagnia a Linate.
Come già stabilito, l’ok di Bruxelles permetterà a Lufthansa di rilevare dal Tesoro italiano il 41% di Ita Airways a fronte del pagamento di 325 milioni di euro. L’operazione si concretizzerà tramite la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato entro fine anno (probabilmente già a novembre).
Lufthansa dal 2025 potrà poi salire al 90% del capitale di Ita Airways e al 100% entro il 2033, con un investimento totale pari a 829 milioni.
Il via libera, come accennato, è condizionato alla implementazione di alcuni correttivi già definiti. In particolare sulle rotte di corto raggio, Lufthansa e il Mef metteranno a disposizione “di una o due compagnie aeree concorrenti” le risorse necessarie per iniziare a operare voli diretti tra Roma o Milano e alcuni aeroporti dell’Europa centrale, garantendo inoltre che “una di queste” abbia “accesso alla rete nazionale di Ita per offrire collegamenti indiretti tra alcuni aeroporti dell’Europa centrale e alcune città italiane diverse da Roma e Milano”. Relativamente allo scalo di Linate, la misura correttiva consisterà nel trasferimento ai beneficiari di misure correttive per le rotte a corto raggio bande orarie di decollo e di atterraggio per le rotte a corto raggio, con lo scopo di permettere agli operatori di “creare una base sostenibile nell’aeroporto di Linate e di offrire potenzialmente i propri collegamenti con uno scalo tra l’Italia e l’Europa centrale”.
Di maggiore interesse, sotto il profilo delle movimentazioni cargo, gli impegni sulle rotte a lungo raggio. Alla nuova Ita è richiesto di concludere accordi con i concorrenti per migliorare la competitività di questi sulle rotte in questione, ad esempio attraverso accordi interlinea o scambi di bande orarie. Ciò comporterà un aumento delle frequenze dei voli diretti e migliori collegamenti per i voli con uno scalo su ciascuna rotta.
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