Save Cargo annulla gli integrativi ai dipendenti
Cgil, Cisl, Uil e la Cub hanno dato il via alle procedyre di raffreddamento dopo che Save Cargo, lo scorso 29 gennaio, ha deciso di annullare, con effetto a partire dal prossimo 1 marzo, gli accordi integrativi di secondo livello in vigore per i lavoratori dell’aeroporto di Venezia. Le sigle sindacali confederali hanno scritto all’azienda […]
Cgil, Cisl, Uil e la Cub hanno dato il via alle procedyre di raffreddamento dopo che Save Cargo, lo scorso 29 gennaio, ha deciso di annullare, con effetto a partire dal prossimo 1 marzo, gli accordi integrativi di secondo livello in vigore per i lavoratori dell’aeroporto di Venezia.
Le sigle sindacali confederali hanno scritto all’azienda – che si occupa dell’handling delle merci nello scalo e ad oggi è per il 50% di Save e per l’altro 50% di BCube – diffidandola dal “procedere con azioni unilaterali”. Secondo alcune testate locali, a temere per la tenuta degli accordi integrativi sarebbero anche i lavoratori di altri comparti dello scalo, che temono un effetto domino.
In base a quanto riportato in particolare dal Gazzettino di Venezia, l’azienda ha deciso “l’applicazione della parte specifica del contratto nazionale degli handler, la sospensione del servizio mensa sostituito da ticket pasto e la non applicabilità dell’articolo 70 del Testo Unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali”.
Cub Trasporti ha spiegato di temere inoltre che Save Cargo non anticipi più le somme delle casse integrazioni ai lavoratori, andando poi a rifondersi all’Inps successivamente come è stato fatto finora, con il rischio di creare ulteriori difficoltà ai dipendenti.
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