Sanzioni della Dogana sproporzionate: la commissione tributaria dà ragione ad Alsea e Confetra
La Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra) e l’Associazione lombarda degli spedizionieri e trasportatori (Alsea) hanno avuto la meglio sull’Agenzia delle Dogane in merito a un contenzioso che riguardava sanzioni considerate sproporzionate da chi le ha subite. Lo hanno reso noto le due associazioni di categoria precisando che la Commissione tributaria della […]
La Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (Confetra) e l’Associazione lombarda degli spedizionieri e trasportatori (Alsea) hanno avuto la meglio sull’Agenzia delle Dogane in merito a un contenzioso che riguardava sanzioni considerate sproporzionate da chi le ha subite.
Lo hanno reso noto le due associazioni di categoria precisando che la Commissione tributaria della Lombardia con la sentenza di appello n. 2129 del 2018 “ha dichiarato sproporzionate e da disapplicare, nel quantum, le sanzioni irrogate dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sulla base dell’art 303 del Testo unico della Legislazione doganale ribadendo come la violazione di un principio generale dell’ordinamento europeo consenta al giudice nazionale di disapplicare la norma eventualmente ritenuta incompatibile con quella europea”.
La sanzione applicata nel caso trattato, proporzionata alla violazione commessa, è stata determinata pari alla metà del minimo edittale e quindi a 51,5 euro, contro una sanzione richiesta di 5.128,75 euro.
“Siamo molto soddisfatti di questa pronuncia che ci conforta nelle ragioni che più volte abbiamo rappresentato all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli fin da quando venne introdotta, nel 2012, l’attuale versione dell’art. 303 del TULD che detta, appunto, le sanzioni in Dogana” ha detto Betty Schiavone, presidente di ALSEA. “Quanto dispone quell’articolo è, a nostro avviso, chiaramente vessatorio perché prevede sanzioni sproporzionate e non contempla gli errori casuali penalizzando le aziende oneste, soggette come tutti ad errori spesso marginali, danneggiando il nostro commercio con l’estero”. La numero uno degli spedizionieri lombardi infine ha aggiunto che “in tutti i Paesi comunitari vi sono sanzioni anche per piccoli errori ma solo in Italia si colpiscono così pesantemente, come in questo caso pilota, minimi errori con tutta evidenza involontari”.
Alle parole di Alsea fanno eco quelle di Confetra, il cui presidente Nereo Marcucci ha affermato: “Insieme alla Presidente Schiavoni esprimo un forte apprezzamento per la pronuncia della Commissione, pronuncia alla quale ambedue diamo valenza generale e nazionale, tanto che ritengo che l’Agenzia delle Dogane debba riaprire la discussione sulle modifiche all’impianto normativo”.
L’avvocato Maurizio Leo, titolare dello studio Leo Associati, che ha assistito l’operatore in questione nel giudizio dinanzi alla commissione tributaria della Lombardia, ha così commentato questo pronunciamento: “L’evidente sproporzione tra la sanzione irrogata dall’Agenzia delle Dogane e il comportamento adottato dal contribuente è stata correttamente evidenziata dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano. Può rappresentare un importante precedente con riferimento ad altre controversie che sono state o potrebbero incardinarsi con riferimento alla medesima questione. Nel contempo, ci si auspica che il futuro Governo si dia carico di questo problema, per evitare ingiustificate vessazioni nei confronti dei contribuenti”.