Prosegue la guerra contro le cooperative fra gli handler aeroportuali
La battaglia che da tempo vede di fronte le società di handling aeroportuali che si oppongono all’ingresso nel business delle cooperative si è arricchita di un nuovo capitolo. Alla testata Il Giorno è infatti pervenuto un video che ritrae un unico dipendente della società Ags (Airport Global Services S.p.A.), una delle aziende che si occupano del carico, […]
La battaglia che da tempo vede di fronte le società di handling aeroportuali che si oppongono all’ingresso nel business delle cooperative si è arricchita di un nuovo capitolo. Alla testata Il Giorno è infatti pervenuto un video che ritrae un unico dipendente della società Ags (Airport Global Services S.p.A.), una delle aziende che si occupano del carico, scarico e smistamento dei bagagli a Malpensa, alle prese con l’imbarco in stiva su un aereo della compagnia egiziana Almasria.
Ags è la società alla quale fa riferimento Alpina, la cooperativa contro la quale le sigle sindacali si sono mobilitate lo scorso 1 agosto e torneranno a mobilitarsi da domani e almeno fino al 15 settembre. L’accusa nei confronti della cooperativa è quella di praticare un servizio offrendo tariffe in dumping giustificate fra l’altro, secondo quanto dimostrerebbe il video inviato a Il Giorno, dall’impiego di un numero minore di personale rispetto a quanto sarebbe necessario per quell’attività.
In attesa di vedere come evolverà la vicenda e quali effetti potrà avere anche sul business del cargo aereo, l’Autorità di garanzia per gli scioperi ha fatto sapere di aver aperto un procedimento nei confronti delle organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl Trasporto Aereo, Flai, Usb, Cub trasporti e ADL proprio per i disservizi nelle attività di handling registrati lo scorso 1 agosto negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa, “che hanno causato significativi disagi agli utenti e determinati da assemblee del personale dipendente”.
L’Autorità ha spiegato che “accerterà se siano state violate le regole sul mancato preavviso, sulla mancata garanzia delle prestazioni indispensabili e sulla violazione del periodo di franchigia, così come previste dalla legge e dalla regolamentazione di settore”. Il procedimento si concluderà nel termine di sessanta giorni e, “qualora fossero confermate le violazioni, determinerà a carico dei Sindacati l’irrogazione delle sanzioni previste dalla legge”.