Presentato un progetto per l’impiego di droni a idrogeno nella sanità a Torino
I mezzi collegheranno l’aeroporto Caselle e quello di Cuneo Levaldigi con il futuro Parco della Salute

Droni a idrogeno che metteranno in relazione l’aeroporto di Torino Caselle e a suo supporto quello di Cuneo Levaldigi con il futuro Parco della Salute di Torino, che a sua volta fungerà da hub sanitario con collegamenti verso tutte le strutture ospedaliere del Piemonte.
Il progetto è stato presentato da Thomas Schael, il commissario della Città della Salute e della Scienza, nel corso del convegno ‘Innovazione tecnologica e transizione sostenibile: le opportunità del settore Droni e Mobilità Aerea Avanzata’ dell’Osservatorio Droni del Politecnico di Milano che si è svolto a Roma alla presenza del ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Il parco della Salute di Torino, che sorgerà all’interno dell’area ex Avio-Oval, sarà costituito da quattro poli funzionali, connessi tra loro che sostituiranno gli ospedali che attualmente compongono la Città della Salute e della Scienza, ospitando anche attività di ricerca e di didattica.
Ad oggi, un primo impiego dei droni presso la Città della Salute e della Scienza di Torino ha già avuto luogo, con il trasporto degli organi e di materiale biologico.
Una successiva evoluzione sarà l’estensione al trasporto delle merci, oggetto di alcune sperimentazioni. Schael ha sottolineato come le merci possano essere consegnate in tempi minori in situazioni di congestione stradale e arrivare in zone remote difficilmente raggiungibili con i mezzi tradizionali, anche in ottica emergenziale, ad esempio le pandemie.
Il commissario della Città della Salute e della Scienza ha inoltre parlato dell’utilizzo, nella logistica ospedaliera, di idrogeno anche per alimentare mezzi a terra come carrelli elevatori, Agv, trattorini per traino merci, in chiave carbon free.
In una nota, la Città della Salute e della Scienza di Torino ha evidenziato come ad oggi in Piemonte i principali casi applicativi per l’impiego di droni siano per il 30% relativi ad attività di sicurezza e sorveglianza in ambito pubblico (ad esempio da parte del corpo nazionale dei Vigili del fuoco e dall’Arma dei Carabinieri per sorvolare i parchi della città), per il 17% per il trasporto di merci in ambito logistico, per il 13% legati ad ispezioni e sopralluoghi in ambito pubblico (sopra la città di Torino per mappare le buche stradali) ed infine per il 13% legati a riprese e spettacoli aerei (spettacolo di droni durante la festa di San Giovanni).
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