Poste Italiane pronta a rilevare Plurima
Poste Italiane potrebbe a breve fare il suo ingresso nella logistica sanitaria rilevando Plurima, gruppo attivo nella gestione di magazzini economali e farmaceutici e nei trasporti sanitari, che offre anche gestione documentale per la sanità pubblica e privata. La notizia è riportata da Reuters, secondo la quale le due realtà sarebbero vicine al raggiungimento di […]
Poste Italiane potrebbe a breve fare il suo ingresso nella logistica sanitaria rilevando Plurima, gruppo attivo nella gestione di magazzini economali e farmaceutici e nei trasporti sanitari, che offre anche gestione documentale per la sanità pubblica e privata.
La notizia è riportata da Reuters, secondo la quale le due realtà sarebbero vicine al raggiungimento di un accordo.
Plurima, che secondo l’agenzia di stampa avrebbe partecipato alla distribuzione dei vaccini in alcune regioni italiane (come il corriere di Poste, Sda) sarebbe valutata intorno ai 100 milioni di euro e nel 2020 ha sviluppato un fatturato di 46,6 milioni di euro. La società è controllata dalla famiglia Marconi, mentre il private equity francese Siparex ne detiene una quota pari al 31%.
Poste Italiane, in particolare proprio tramite la sua controllata Sda Express Courier, negli ultimi due anni ha enormemente sviluppato la sua presenza nel settore della logistica healthcare e pharma, partecipando direttamente alla campagna vaccinale contro il Covid-19 nella quale si è occupata della distribuzione del preparato ma non solo.
Come riportato da SUPPLY CHAIN ITALY, fino a oggi la società ha ottenuto, da parte della Struttura Commissariale per il contrasto all’emergenza guidata dal Generale Francesco Paolo Figliuolo, contratti del valore di 380 milioni di euro per ‘attività di trasporto merci e servizi complementari’. In particolare per l’anno 2022 il corrispettivo previsto è di 130 milioni di euro. Allo stesso tempo, come noto, Poste Italiane si è occupata anche dello sviluppo (pro bono) della Piattaforma di prenotazione dei vaccini utilizzata da diverse Regioni italiane. Per la messa a disposizione della stessa piattaforma, la società potrà ricevere per il 2022 un importo massimo di 20 milioni di euro.
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