Per il salvataggio di Alitalia rispunta l’ipotesi Cdp
Il delicato dossier Alitalia, che l’attuale esecutivo lascerà in eredità al prossimo Governo, potrebbe vedere il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti in qualità di “salvatore”. Lo scrive oggi IlSole24Ore dicendo che all’orizzonte oggi non c’è un compratore che abbia presentato un’offerta giudicata accettabile, malgrado gli interessi manifestati da Lufthansa, Air France-Klm, easyJet e Delta. […]
Il delicato dossier Alitalia, che l’attuale esecutivo lascerà in eredità al prossimo Governo, potrebbe vedere il coinvolgimento di Cassa Depositi e Prestiti in qualità di “salvatore”.
Lo scrive oggi IlSole24Ore dicendo che all’orizzonte oggi non c’è un compratore che abbia presentato un’offerta giudicata accettabile, malgrado gli interessi manifestati da Lufthansa, Air France-Klm, easyJet e Delta. Il dossier della cessione potrà entrare nel vivo solo dopo le elezioni politiche del 4 marzo. Tutte le proposte di acquisto presentate comporterebbero diverse migliaia di esuberi.
Intanto Alitalia continua ad accumulare risultati economici negativi e , sempre secondo IlSole24Ore, nel 2017 il volume totale di passeggeri sul mercato italiano è aumentato del 6,4% (dati Assaeroporti). A Fiumicino, lo scalo principale della compagnia, i passeggeri sono diminuiti dell’1,8% mentre al contrario a Malpensa, dove Alitalia ha una presenza marginale, i passeggeri sono aumentati del 14,2%. Questi andamenti lasciano pensare che la compagnia, anche l’anno scorso, abbia perso quote di traffico rispetto ai concorrenti.
“L’attenzione è concentrata sulla procedura di cessione” si legge nell’articolo. “L’offerta di Lufthansa è considerata la più concreta. Ma anche la più severa. I tedeschi chiedono al governo di fare un lavoro lacrime e sangue prima di prendersi in carico un pezzo dell’attività di volo: ci sarebbero almeno 4mila esuberi. Air France-Klm avrebbe interesse soprattutto al traffico intercontinentale, easyJet a parte del breve-medio raggio. Da quanto appreso dal Sole 24 Ore, si va verso un nuovo round nel quale verrà dato a ogni pretendente un termine per presentare la migliore offerta. C’è tempo fino al 30 aprile. Riprende consistenza l’ipotesi che, alla fine, sia la Cassa depositi e prestiti, un braccio dello Stato, a intervenire per il salvataggio di Alitalia. Come questo possa essere giustificato non è chiaro. In teoria, la Cdp non dovrebbe intervenire in società in perdita. Ma c’è il precedente di Saipem”.
Leggi l’articolo de IlSole24Ore