“Per i Gssa cargo il futuro potranno essere joint venture con le compagnie aeree”
Traverso Tardy (Cismat) ha anche parlato delle incertezze legate ai traffici aerei di e-commerce
Orio al Serio (Bergamo) – Il rapporto tra i Gssa (General Sales & Service Agent) e le compagnie aeree è cambiato negli ultimi 5 anni e cambierà ancora. A sostenerlo, nel corso del II Forum di AIR CARGO ITALY che si è svolto venerdì scorso a Orio al Serio, è stato Francesco Traverso Tardy, a capo dell’agenzia genovese Cismat. L’imprenditore ha spiegato di prevedere, per le aziende come la sua, una evoluzione simile a quello che nel mondo caratterizza alcune agenzie marittime, e in particolare come quella che da anni unisce in Italia il carrier marittimo cinese Cosco e il gruppo Cosulich. Una alleanza decennale che si è tradotta anche recentemente nella acquisizione in partnership di una società del settore logistico.
In precedenza il rapporto tra Gssa e vettori aerei, ha evidenziato Traverso Tardy, era esclusivamente di rappresentanza: “La compagnia aerea non aveva interesse a vendere direttamente quello spazio in stiva, e quindi lo faceva fare al suo Gssa. Ora il rapporto, da rappresentanza, si sta trasformando in collaborazione”. E, quindi, in “condivisione del rischio”, che la compagnia può richiedere “in molti modi diversi”. La conseguenza già visibile, secondo l’imprenditore genovese, è una evoluzione degli operatori in senso elitario, perché per poter compiere questo passaggio i Gssa “devono essere dotati di una certa capacità patrimoniale e finanziaria”. Di contro, la relazione tra l’agente di vendita e il vettore “dal tendere alla sudditanza, sta ora diventando più paritaria”, e una sua evoluzione prevedibile sarà quella di portare alla “creazione di joint venture”. Un possibile punto di approdo che porterebbe con sé ulteriori vantaggi, perché potrebbe limitare il “crearsi di conflitti di interesse e soprattutto favorire lo sviluppo di investimenti” condivisi tra le due parti.
La trasformazione della relazione con le compagnie non è però certo l’unica tendenza che sta interessando i Gssa. Il vertice di Cismat nel suo intervento ha parlato anche del ruolo dell’e-commerce (che come visto sta pesando molto sulla crescita del trasporto aereo osservata nei primi due mesi dell’anno, anche in Italia), spiegando come questo, per le agenzie, sia problematico: “E’ un traffico non regolare, si tratta spesso di contratti [con i vettori] di pochi mesi. Ci troviamo con un prodotto fortissimo che però poi magari sparisce, è difficile fare piani di lungo termine con la Cina” ha commentato. Quanto ai noli, l’effetto delle spedizioni di e-commerce è stato quello di generare “una forte iniezione di capacità” dalla Cina verso l’Europa e l’Italia. In assenza però di forti flussi in direzione inversa ci troviamo con “i noli in export dall’ Italia a Cina che non riescono più a crescere perché c’è grande capacità”.
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