Parte col botto (+18,8%) il 2024 del cargo aereo italiano
Negli scali della Penisola il primo mese dell’anno si apre con volumi superiori a quelli anche del pre-pandemia
Inizia con una accelerata il 2024 delle spedizioni aeree gestite dagli aeroporti italiani.
Nel mese – evidenzia Assaeroporti, sulla base anche dei dati forniti dagli scali associati ad Aeroporti 2030 – i volumi hanno toccato le 90.608,7 tonnellate, numero che mostra un aumento del 18,8% sul gennaio 2023 ma è anche superiore a quello degli ultimi anni, incluso il 2019 (80.311 tonnellate) e comprendendo anche il picco recente del 2022 (84.799 tonnellate).
A riportarsi su livelli più alti è stato innanzitutto l’aeroporto di Malpensa, che risulta aver gestito merce per 56.687,4 tonnellate, in forte crescita (+16,4%) sul gennaio 2023. Il dato è inferiore alle 59.651 tonnellate di due anni prima ma più alto delle 40.241 tonnellate del pre-pandemia. In fortissimo exploit è poi Fiumicino, che con un balzo del 62,5% si porta a 15.697,6 tonnellate, superando quindi le prestazioni toccate nei primi mesi dei cinque anni precedenti. Continuando nella disamina dei maggiori aeroporti italiani, si arriva prima a Bologna, che a gennaio ha gestito movimentazioni per 4.092 tonnellate, in linea con quelle di un anno prima (+0,5%), e poi a Venezia, dove si nota una dinamica simile (3.579 tonnellate, +0,7%). Brescia vive invece una progressione più marcata, chiudendo il mese con traffici per 3.129,3 tonnellate (+8,9%). Dei cinque scali sotto osservazione l’aeroporto di Montichiari continua, prevedibilmente, a distinguersi per la predominanza dei prodotti postali (1.972,6 tonnellate), in progressione del 9,3%, ma sperimenta anche una decisa crescita sulla merce (1.156 tonnellate, + 8,1%).
F.M.
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