Palombelli (ADR): “Cargo belly e specializzazione i piani futuri per Fiumicino”
La seguente intervista a Fausto Palombelli, Direttore marketing e sviluppo aviation di Aeroporti di Roma, e dedicata a Fiumicino è inclusa nell’inserto “Il cargo negli aeroporti italiani“ appena pubblicato da AIR CARGO ITALY. Spazi, caratteristiche tecniche e operatori dell’aeroporto di Roma Fiumicino nel settore delle merci? “Inaugurata quattordici anni fa, esattamente il 15 luglio del 2004, ed entrata […]
La seguente intervista a Fausto Palombelli, Direttore marketing e sviluppo aviation di Aeroporti di Roma, e dedicata a Fiumicino è inclusa nell’inserto “Il cargo negli aeroporti italiani“ appena pubblicato da AIR CARGO ITALY.
Spazi, caratteristiche tecniche e operatori dell’aeroporto di Roma Fiumicino nel settore delle merci?
“Inaugurata quattordici anni fa, esattamente il 15 luglio del 2004, ed entrata poi in attività il 16 agosto dello stesso anno, la nuova ‘Città delle merci’, articolata struttura che sorge a est dell’aeroporto su una superficie di 77.598 mq, è composta da tre manufatti principali: un terminal merci (che si estende su una superficie di 47.765 mq con 39 baie di carico/scarico), un edificio servizi comuni (12.034 mq) e una palazzina spedizionieri (8.288 mq). A gestire i magazzini dedicati all’attività azionistica sono quattro società: ALHA Airport, Alitalia, FLE (Fiumicino Logistica Europa) e XPress.”
Quanti addetti sono direttamente riferibili al business cargo nell’aeroporto?
“Cuore pulsante della Cargo City sono i 1.400 operatori (tra corrieri, spedizionieri, magazzinieri, handler, doganieri, finanzieri, carabinieri, poliziotti, addetti di ADR Security e veterinari) che ogni giorno lavorano a vario titolo all’interno di una vera e propria città pensata e costruita per la gestione delle merci e lo sviluppo del business”.
Punti di forza di Fiumicino nel cargo aereo?
“Su Fiumicino sono state individuate alcune aree di mercato, ad alto valore aggiunto, strettamente legate alle esigenze del territorio. Dalle merci che necessitano di essere consegnate in tempi brevi, come ad esempio i prodotti agroalimentari provenienti dal Centro e Sud Italia, ma anche a settori più specifici quali la componentistica tecnologica, l’artigianato, il settore moda e il farmaceutico. Quest’ultimo, in particolare, vede nel Lazio vede un importante distretto produttivo. In epoca digitale il commercio non può prescindere dal trasporto cargo e nella nostra regione, infatti, è appena sorto un centro logistico di smistamento firmato Amazon.”
Dal punto di vista del business merci come si inserisce Fiumicino nel contesto internazionale?
“Il nostro traffico intercontinentale ha registrato nel 2017 uno sviluppo del +9%. Si tratta di voli che operano con aeromobili wide-body, per lunghe tratte, gli stessi sui quali, per quanto riguarda il cargo a Fiumicino, viene ospitata a bordo delle stive la merce, secondo la formula del cargo belly che contraddistingue il Leonardo da Vinci. Quest’ultima componente sta registrando tassi di crescita superiori persino al traffico passeggeri: nel 2017 il traffico merci è aumentato di oltre il +16%, rispetto al 2016. Boeing stima che a livello mondiale il 57% delle merci cargo (esclusi i courier) viaggi nelle stive degli aeromobili passeggeri, un dato che secondo le previsioni può salire al 63% entro il 2035.”
Qualche dettaglio in più sulle specializzazioni merceologiche del vostro aeroporto?
“Capace di movimentare, ad oggi, merci fino a 300.000 tonnellate/anno, alla Cargo City ogni giorno lavorano a vario titolo 1.400 persone. Il trasporto aereo in Italia è utilizzato da diverse classi merceologiche con elevati valori per unità di peso o volume, che necessitano di essere consegnate in tempi brevi in virtù delle esigenze della filiera logistica o per la natura del prodotto stesso, spesso deperibile come i generi alimentari (due volte alla settimana vengono ad esempio esportate mozzarelle verso Usa e Giappone), la frutta (solo negli ultimi due mesi sono stati esportati 500.000 kg. di castagne a New York), il farmaceutico (a Fiumicino settore leader per valori), i prodotti floreali come le rose che arrivano da Miami, i pesci, i crostacei ma anche la componentistica e il settore moda (Fiumicino è hub di riferimento di note griffe del Made in Italy che esportano i propri capi all’estero). Assumono poi un ruolo sempre più rilevante i prodotti ‘express’ dell’e-commerce che richiedono tempi ancor più veloci. Per quanto riguarda l’export, tra i prodotti di nicchia, ci sono le opere d’arte trasportate prevalentemente da Alitalia per essere poi esposte in mostre o musei”.
Da e per quali Paesi viaggia la merce diretta a o proveniente da Fiumicino?
“Tra le mete intercontinentali il mercato asiatico è tra i principali che incidono sulla crescita del nostro aeroporto che detiene in Europa, insieme gli scali di Parigi e Francoforte, il primato di avere il maggior numero di città direttamente connesse con la Greater China. Ben 10 grandi destinazioni, raggiungibili con sette compagnie aeree, ognuna delle quali trasporta passeggeri e merci su un mercato che è tra i principali partner dei nostri scambi import/export e che a oggi registra, in termini di merce, una crescita superiore al +30%. Non solo Cina ma anche Stati Uniti, Paese che continua a registrare crescita di traffico passeggeri e che ha segnato, con la nuova apertura del 2017 del volo per Dallas, ottime performance anche sul settore cargo.
Il traffico merci e quello passeggeri sono dunque per Fiumicino un binomio strategico per potenziare la crescita della redditività dei voli di linea, soprattutto per quanto riguarda il lungo raggio.”
A proposito di nuovi progetti e investimenti nel cargo come si sta muovendo ADR?
“A fronte della crescita registrata finora e a quella attesa per i prossimi anni, sono stati già programmati investimenti aeroportuali dedicati al solo traffico cargo per un ammontare complessivo pari a circa 157 milioni di euro nei prossimi quattro anni, che si aggiungono agli 1,4 miliardi di euro di interventi sulle infrastrutture di volo di cui beneficiano sia il traffico cargo sia il traffico passeggeri. Nello specifico, a Fiumicino sono stati per questo programmati da qui al 2021 investimenti per oltre 35 milioni di euro per il potenziamento dell’attività cargo mirato all’ampliamento dei piazzali di sosta e degli spazi airside della Cargo City con la realizzazione di una viabilità ad hoc.”
Previsione di chiusura del 2018 in termini di tonnellate di merce movimentate e con quale progresso % rispetto al 2017?
“I dati del 2018 non ancora concluso sono in linea con quelli del 2017. Durante lo scorso anno sono state 179.927 le tonnellate di merci movimentate, tra avio e posta, con un incremento del 16% rispetto al 2016 (nel 2015 erano state 138.235 tonnellate e nel 2016 155.012). Ciò indica come il trasporto merci per via aerea stia diventando sempre più centrale in un’ottica globale. Basti pensare che in riferimento alle esportazioni extra-europee il cargo aereo in Italia, sebbene costituisca solamente lo 0,7% dei volumi, rappresenta ben il 25,8% del valore economico dei beni esportati.”
Nicola Capuzzo
INSERTO SPECIALE: “Il cargo negli aeroporti italiani” (FREE DOWNLOAD)