Nuovo accordo fra handler e lavoratori alla cargo city di Malpensa
Handler aeroportuali, cooperative e sindacati dei lavoratori hanno un accordo che prevede espressamente una sorta di ‘clausola sociale’ da applicarsi nei casi avvenga uno spostamento di attività deciso dai vettori che operano in aeroporto. L’accordo è stato raggiunto questa settimana nella sede Enac di Malpensa: seduti al tavolo, con la mediazione di Sea, c’erano da […]
Handler aeroportuali, cooperative e sindacati dei lavoratori hanno un accordo che prevede espressamente una sorta di ‘clausola sociale’ da applicarsi nei casi avvenga uno spostamento di attività deciso dai vettori che operano in aeroporto.
L’accordo è stato raggiunto questa settimana nella sede Enac di Malpensa: seduti al tavolo, con la mediazione di Sea, c’erano da un lato le organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori della logistica e dall’altro le società e le cooperative che operano presso la cargo city (vale a dire Alha, Mle, Wfs Italia, Beta Trans, Consorzio Logico, Logitec servizi e le cooperative Ncl, Coros e Work Time).
«L’accordo ricalca quello già siglato nel 2015 – spiega Renzo Canavesi, sindacalista della Cub Trasporti di Malpensa – prevede espressamente un meccanismo di garanzia sociale tra le società operanti presso il Cargo di Malpensa, in caso di spostamento delle attività determinate dalle scelte dei vettori».
È appunto la cosiddetta ‘clausola sociale’, a cui le organizzazioni sindacali tengono molto perché rappresenterebbe un freno rispetto a possibili distorsioni o forme di “dumping” a danno dei lavoratori, in considerazione delle criticità già emerse negli anni passati.
«Nell’incontro in Enac, ci si è soffermati anche su due aspetti che dovranno essere affrontati al prossimo rinnovo dell’accordo tra 12 mesi” rimarca il rappresentante della Cub Trasporti. “L’applicazione per tutte le società del contratto nazionale trasporto aereo settore handling e la garanzia della copertura per tutti i lavoratori, degli ammortizzatori sociali in caso di crisi o ristrutturazione. Non è infatti più accettabile che le società operanti nello stesso settore utilizzino contratti nazionali diversi, quelli del trasporto merci e della logistica, e che alcune cooperative non attivino gli ammortizzatori sociali”.
Uno dei casi più eclatanti del recente passato riguarda i 30 lavoratori della cooperativa Work Time, impegnati nei servizi di handling per la Nippon Cargo Airlines: quando il vettore giapponese ha sospeso i voli per quattro mesi a seguito di problemi di sicurezza agli aerei, gli addetti hanno subito una drastica riduzione di orario e salario, senza alcun ‘paracadute’.