Noli per spedizioni aeree transatlantiche in netto calo a luglio
Anche a luglio il calo della domanda di spedizioni aeree è continuato, segnando un -9% sia rispetto ai volumi registrati nello stesso mese dello scorso anno sia a quello del 2019. Lo riporta Clive, secondo la quale parallelamente la capacità di stiva ha rallentato la sua crescita, fermandosi al +4% (sul 2021), valore che la […]
Anche a luglio il calo della domanda di spedizioni aeree è continuato, segnando un -9% sia rispetto ai volumi registrati nello stesso mese dello scorso anno sia a quello del 2019. Lo riporta Clive, secondo la quale parallelamente la capacità di stiva ha rallentato la sua crescita, fermandosi al +4% (sul 2021), valore che la porta a risultare ancora inferiore dell’11% a quella del luglio 2019.
La combinazione di queste dinamiche ha fatto sì che il dynamic load factor (parametro che tiene conto sia del peso sia del volume delle merci spedite) si sia assestato su un livello pari al 58%, ovvero 9 punti percentuali in meno rispetto alla rilevazione del luglio 2021 (e 2 in meno rispetto al luglio 2019).
Per effetto del calo della domanda, anche i noli hanno proseguito nel loro declino. Pur rimanendo superiori di ben il 121% a quelli rilevati in media nel luglio 2019, sono ora più alti dell’11% rispetto a un anno fa.
Secondo Niall van de Wouw – fondatore di Clive e ora responsabile dell’area cargo aereo di Xeneta, dove la prima è confluita – “gli indicatori suggeriscono che il mercato non ha ancora toccato il fondo. È chiaro che le compagnie aeree stanno seguendo il mercato da vicino per assicurarsi di utilizzare le proprie risorse nel miglior modo possibile perché il mercato si sta muovendo rapidamente”.
Sulle rotte transatlantiche dall’Europa verso il Nord America in particolare il declino delle rate di nolo, che secondo Clive nell’ultima settimana del mese sono state inferiori ai 3,5 dollari per kg, avrebbe già spinto i vettori a spostare altrove diversi aerei freighter. Su queste tratte il calo, ha spiegato, “il calo delle tariffe che abbiamo registrato per i tre mesi precedenti è continuato a luglio. Anche se sarà in parte una tendenza stagionale, il leggero aumento del fattore di carico attraverso l’Atlantico rispetto a giugno (dal 58% al 61%) potrebbe essere frutto del fatto che vettori e spedizionieri reindirizzano le loro operazioni su altre rotte, aumentando così il load factor”.
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