Nobis (Dhl Express): “Pronti a investire 350 milioni in Italia”
Con questa intervista ad Alberto Nobis, presidente e amministratore delegato di Dhl Express Italia, Air Cargo Italy inaugura una serie di interviste esclusive ai principali attori protagonisti del mercato del trasporto aereo merci in Italia. Presidente Nobis intanto ci può spiegare quanto e perché l’Italia è un mercato strategico per Dhl Express dal punto […]
Con questa intervista ad Alberto Nobis, presidente e amministratore delegato di Dhl Express Italia, Air Cargo Italy inaugura una serie di interviste esclusive ai principali attori protagonisti del mercato del trasporto aereo merci in Italia.
Presidente Nobis intanto ci può spiegare quanto e perché l’Italia è un mercato strategico per Dhl Express dal punto di vista del trasporto cargo aereo?
Gli scambi internazionali nello scenario competitivo attuale sono fondamentali per lo sviluppo economico di paesi e imprese, basato sull’assemblaggio dei prodotti che provengono da tutto il mondo. I mercati internazionali mostrano grande attenzione al Made in Italy e alle eccellenze del nostro territorio e questa tendenza offre alle piccole medie imprese italiane enormi potenzialità di sviluppo. Emerge così il ruolo fondamentale della logistica a livello globale, come facilitatore degli scambi commerciali.
In questo contesto la mia azienda si specializza nel servizio di trasporto espresso internazionale, cioè una promessa di consegna tra le 24 e le 48 ore a seconda della destinazione, door-to-door, dalla fine produzione al punto di vendita del prodotto.
Che market share controlla detiene Dhl Express in Italia?
Con una quota di mercato del 58%, Dhl è leader nel mercato italiano, che è fra i primi 4 mercati all’interno del network globale del nostro gruppo. Il mercato italiano è pertanto un patrimonio importantissimo per tutto il network e la nostra missione è sostenere il tessuto imprenditoriale nell’affrontare la sfida dell’internazionalizzazione, mettendo a disposizione le nostre competenze in materia di regolamentazione doganale, d’integrazione della catena del valore delle aziende, di semplificazione e automazione delle interfacce elettroniche.
La nostra priorità è avere un network e una struttura produttiva all’altezza del prestigio delle nostre esportazioni. Siamo l’unica azienda, nel nostro settore, ad avere l’opportunità di collegare tutti i distretti industriali italiani, che sono tanti e molto diffusi sul territorio, con 8 Gateway cui le diverse Regioni fanno riferimento. Questo consente alla nostra clientela di avere un collegamento molto veloce e di accorciare i tempi sia in entrata sia in uscita dall’Italia.
Da e per quali paesi l’Italia è collegata grazie alla rete di Dhl?
Il network Dhl collega oltre 220 paesi nel mondo. I clienti in Italia possono raggiungere tutte le destinazioni servite da Dhl grazie alla presenza di due hub internazionali, posizionati rispettivamente a Bergamo (Orio al Serio) e Malpensa, che rilanciano le spedizioni in tutto il mondo sfruttando i collegamenti con gli altri hub internazionali. L’hub principale per l’Europa si trova a Lipsia ed è supportato da altri Hub a vocazione internazionale: Bruxelles, East Midlands, Copenhagen, Londra e Francoforte e naturalmente Bergamo e Malpensa. I più importanti hub internazionali regionali asiatici sono Hong Kong e Shanghai; l’hub internazionale per l’America è Cincinnati.
In Italia quanti e quali aeroporti sono interessati dai collegamenti aerei di Dhl?
Siamo presenti in 8 aeroporti italiani attraverso le operazioni che svolgiamo presso i nostri due Hub aerei internazionali di Orio al Serio e Malpensa e i sei Gateway di Ancona, Bologna, Roma Ciampino, Napoli, Pisa e Venezia.
Nello specifico, da Bergamo/Orio al Serio serviamo 13 differenti destinazioni; da Malpensa colleghiamo 4 destinazioni; i Gateway di Bologna, Ciampino, Venezia e Pisa sono connessi via Lipsia, mentre Ancona e Napoli sono connessi via Bergamo/Orio al Serio.
Come è organizzato il network distributivo di Dhl Express sul territorio nazionale?
Dhl Express in Italia gestisce un network logistico composto da 79 sedi, di cui: 2 hub aerei internazionali (Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio), 3 hub domestici (Bologna, Carpiano e Roma) e 6 gateway destinati ai collegamenti interni (Ancona, Bologna, Roma Ciampino, Napoli, Venezia, Pisa) e 1 hub internazionale per i collegamenti su strada (Carpiano, Milano). La flotta mezzi è composta in Italia da 16 aerei e 2.500 veicoli. Di questi 1.680 veicoli sono stati rinnovati a partire dal 2014 per un investimento totale di 46, 5 milioni di euro.
Gli hub sono i centri di smistamento principali che, durante la notte, raccolgono la merce che arriva in Italia (dall’estero e dalle tratte nazionali) per poi smistarla ed inviarla verso le destinazioni finali che provvederanno alla distribuzione. Ad oggi in Italia la gestione di tutte le connessioni tra le 79 sedi e gli hub o gateway viene effettuata con circa 330 linee di collegamento via strada.
I cambiamenti dettati ad esempio dall’e-commerce come impattano sulla vostra logistica?
La tecnologia sta riducendo la catena logistica e le aziende produttrici riescono a mettersi in contatto direttamente con i consumatori, quindi anche la nostra catena di distribuzione deve riflettere questo cambiamento. Tutti i nostri flussi e le tecnologie si stanno plasmando su questo cambiamento, focalizzando l’attenzione anche sul destinatario, ascoltando e cogliendo quindi i bisogni sia del mittente sia del destinatario. È un cambiamento epocale e strutturale che ha impatto su tutti i nostri touchpoint con i clienti. In ragione di questo cambiamento, il nostro network si sta arricchendo di destinazioni alternative, cioè di Service Point. Ad oggi ne contiamo 2018 in tutta Italia.
Quali sono invece le criticità da risolvere in Italia nel trasporto aereo merci?
Dal punto di vista geografico, l’Italia sconta la distanza fisica dai principali mercati del resto del mondo ma questa distanza è colmabile. Dhl Express si occupa di trasporto aereo e quindi siamo in grado di accorciare le distanze (in Italia lo facciamo dal 1979) abbiamo ciò nonostante la necessità di essere collegati molto bene, sia via strada per raggiungere i nostri clienti nella distribuzione di primo e ultimo miglio, sia con le soluzioni integrate offerte dall’intermodalità. Il punto di forza del nostro network è la capillarità. Proprio perché dobbiamo collegare molto bene il territorio nel primo e ultimo miglio con gli aeroporti, siamo gli unici in Italia ad avere una potenza di fuoco di 79 siti, con 2.500 corrieri e 330 linee di collegamento. Quindi la criticità per l’Italia non è tanto quella del collegamento aereo, perché abbiamo tanti aeroporti e sono ben funzionanti, ma l’aeroporto deve essere collegato con i diversi distretti industriali italiani e con i clienti. Questo significa fare tanti investimenti; dal 1979 in Italia DHL ha continuato a crescere in termini di numero di corrieri, di linee e siti operativi.
Avete anche alcune collaborazioni importanti, non è vero?
La collaborazione con partner di rilievo fa parte di questo contesto. Ad esempio, la collaborazione con il Gruppo Grimaldi (compagnia di navigazione) per la Sardegna riduce in maniera sostanziale i tempi di percorrenza e di consegna delle merci. Il tessuto industriale italiano è suddiviso per distretti presenti in tutto il territorio e su questi distretti l’Italia si gioca la competizione a livello internazionale.
Oltre a Grimaldi la stretta e ottima collaborazione con le società che gestiscono gli aeroporti in cui siamo presenti e le autorità doganali sono un fiore all’occhiello del quale andiamo molto fieri. Per operare in aeroporto sono molti gli aspetti normativi e regolatori ai quali rispondere con piena conformità e Dhl risponde appieno a questa esigenza.
Quanti e quali investimenti avete in cantiere sul territorio nazionale?
Nei prossimi cinque anni Dhl investirà in Italia circa 350 milioni di euro. Il nostro investimento a Malpensa, ad esempio, è disegnato affinché possiamo gestire le future crescite. Avrà un ruolo ancora più strategico rispetto alla missione di servire il mercato italiano, diventando un hub europeo fondamentale, all’interno di un network europeo di 85 hub e gateway, a fianco degli hub principali di Lipsia, East Midlands e Bruxelles. Questo investimento va visto nel contesto di un piano industriale molto ambizioso che ci proietterà verso un network sempre più potente e flessibile. Grazie alla sua posizione strategica e alle sue caratteristiche, Malpensa rappresenta un passo chiave nella strategia di sviluppo di Dhl Express Italia e guarda al futuro: riteniamo che l’aeroporto di Malpensa ci offra la flessibilità di cui un network come il nostro ha bisogno per rispondere velocemente ed efficacemente alle richieste mutevoli del mercato.
Con Malpensa abbiamo raddoppiato in Italia gli hub internazionali, che rappresentano nel nostro network il principale centro di smistamento delle spedizioni che vanno all’estero, sino ad oggi rappresentato unicamente dall’hub di Bergamo.
L’investimento nell’espansione di Malpensa è l’elemento più rilevante all’interno della nostra strategia di crescita sostenuta dalla qualità, che include l’espansione di Venezia, Bologna, Fiumicino, Napoli e Pisa, così come la riqualificazione della nostra piattaforma operativa. Dhl Express in Italia è organizzata con 79 filiali, centri di raccolta e distribuzione che servono tutta la penisola, equipaggiati con tecnologie uniformate alle esigenze dei nostri Clienti. Per esempio, nei nostri terminal abbiamo messo a punto un metodo per capire in anticipo i flussi di distribuzione al mattino e di pick-up al pomeriggio, collegandosi in tempo reale sia con i clienti destinatari sia con i corrieri sul territorio, per far sì che tutte le operazioni si svolgano in tempi prestabiliti, con la qualità prestabilita e rispettando le esigenze dei clienti.
Nicola Capuzzo