Nobis (Dhl Express Italy): “Crescita vertiginosa dell’e-commerce ancora per 6 anni”
In occasione dell’evento organizzato all’aeroporto di Malpensa per celebrare il nuovo sodalizio pubblicitario con le nazionali di pallavolo maschile e femminile italiane, l’amministratore delegato di Dhl Express Italy, Alberto Nobis, ha tracciato con AIR CARGO ITALY un primo bilancio sulle tendenze in atto quest’anno nel mondo del trasporto merci per i corrieri espresso. Che […]
In occasione dell’evento organizzato all’aeroporto di Malpensa per celebrare il nuovo sodalizio pubblicitario con le nazionali di pallavolo maschile e femminile italiane, l’amministratore delegato di Dhl Express Italy, Alberto Nobis, ha tracciato con AIR CARGO ITALY un primo bilancio sulle tendenze in atto quest’anno nel mondo del trasporto merci per i corrieri espresso.
Che anno è il 2018 per il settore della logistica e dei courier?
“Il 2018 si conferma un anno molto positivo, solido. L’industria sta mantenendo una velocità di tutto rispetto e lo vediamo non solo sui nostri risultati ma sui dati in generale. Questo significa che il sistema Paese sta funzionando molto bene, in particolare le esportazioni. Iniziano a vedersi i primi segnali di rallentamento della macroeconomia su qualche direttrice ma siamo molto fiduciosi sul 2018 che si concluderà in maniera estremamente solida.”
Anche in Italia l’e-commerce è il traino del mercato per i courier?
“L’e-commerce è una delle componenti ma è ancora un mercato in via di sviluppo. Si stima che circa un 10% delle spedizioni si riferisca al mercato B2C, quindi un peso ancora minoritario, ma sta crescendo a dei ritmi vertiginosi, nell’ordine del 30-40%, e pensiamo che questi ritmi rimarranno per i prossimi 5/6 anni. Fino al momento in cui il segmento che li incanala, l’e-commerce, raggiungerà una penetrazione pari a quella degli altri mercati evoluti come ad esempio la Germania, la Francia, gli Stati Uniti e l’Inghilterra dove la penetrazione è attorno al 20%. Penetrazione significa che una merce su 5 in generale viene scambiata online e questo in Italia è ancora abbastanza distante. Nel nostro Paese parliamo ancora di un del 7-8% di penetrazione e dunque ci aspettiamo che questi tassi di crescita si manterranno ancora per lungo tempo.”
Il resto del mercato come va?
“Il mercato, appunto, è trainato non solo dall’e-commerce. Anche il segmento B2B sta funzionando molto bene e questo grazie all’eccellenza della produzione italiana. Gli Stati Uniti si confermano un mercato dove i prodotti italiani sono apprezzati moltissimo, lo stesso vale per l’Asia, ma anche in diversi paesi d’Europa come la Francia e la Germania il prodotto italiano è ancora molto ricercato in tutti i segmenti. Quindi noi pensiamo che, essendo dedicati a fornire all’industria italiana la migliore piattaforma per l’esportazione, potremo godere ancora di qualche anno di positività.”
Una temuta guerra commerciale combattuta a colpi di Dazi vi preoccupa? Iniziate a sentirne gli effetti?
“Ci sono tante componenti che rendono le previsioni difficili. I dazi sono solo una di queste. Noi stiamo cercando di studiare come evolve la situazione e abbiamo per questo affidato ad alcune università un’indagine per capire quali potranno essere gli scenari futuri. Devo dire che lo scenario è ancora molto incerto, così come un altro fattore d’incertezza sarà la Brexit e anche la politica doganale negli Stati Uniti. Ci rendiamo conto che la combinazione dei fattori in gioco è talmente elevata e aleatoria che combinare tutte le possibili derivate è complicato. Ci sforziamo di fare bene il nostro lavoro giorno per giorno.”
Su Malpensa avete un progetto ambizioso per la realizzazione di un nuovo ampio magazzino, quando sarà pronto?
“È un progetto di scala inusitata, investiremo circa 100 milioni di euro su questo sito. I lavori non sono ancora partiti, siamo nella fase finale di ottenimento di tutte le autorizzazioni, ma riteniamo che possa essere operativo intorno alla fine del 2020.”
Nicola Capuzzo