Nicolini (Confetra): “Per i vaccini un solo hub a Pratica di Mare non è il massimo”
“L’idea di un unico hub aereo a Pratica di Mare e a partire da lì procedere con la distribuzione su gomma fino a destino, dal punto di vista logistico, non è il massimo” per il recapito dei vaccini anti-Covid sul territorio italiano anche perché “secondo le nostre stime, quasi il 70% delle dosi dovrebbe avere […]
“L’idea di un unico hub aereo a Pratica di Mare e a partire da lì procedere con la distribuzione su gomma fino a destino, dal punto di vista logistico, non è il massimo” per il recapito dei vaccini anti-Covid sul territorio italiano anche perché “secondo le nostre stime, quasi il 70% delle dosi dovrebbe avere come destinazione finale dall’Emilia a tutte le regioni dell’arco alpino”.
Lo ha detto Guido Nicolini, presidente di Confetra, in un’intervista all’agenzia AdnKronos, rimarcando come, data appunto la distribuzione della popolazione sul territorio italiano, sarebbe preferibile far arrivare i voli cargo “nel Pharma hub di Malpensa”, che potrebbe rappresentare il nodo per la distribuzione nell’area del centro nord, al fianco di Fiumicino per il centro-sud.
Complice il cambio ai vertici della struttura commissariale voluto dal presidente del consiglio Mario Draghi, con la nomina di Francesco Paolo Figliuolo, la Confederazione è tornata a far sentire la propria voce sul tema della logistica dei vaccini evidenziando come l’attuale modello non potrà evidentemente essere mantenuto quando le dosi disponibili cresceranno di numero: “Un conto sono queste 4 milioni di dosi, altro le 100 milioni di fiale che si aspettano entro fine anno”.
Nicolini ha anche ricordato che Confetra – “come organizzazione di rappresentanza dell’industry logistica italiana, circa 100 mila imprese che generano 80 miliardi di fatturato” – abbia sin dallo scorso dicembre redatto un position paper sulle principali criticità e sfide per gli aspetti distributivo-logistici del piano vaccini, istituendo “un apposito tavolo tecnico che ha coinvolto oltre 10 grandi associazioni di categoria dell’intera filiera della Pharma Logistics” senza però essere coinvolta nell’approntamento dello stesso piano: ” Ci è parso curioso non essere neanche auditi in questi mesi dal commissario per l’emergenza, visto che si parla del nostro lavoro, eccellenza riconosciuta nel mondo”.
La speranza, aggiunge ancora il presidente di Confetra, è che ora la Confederazione possa avere un maggiore coinvolgimento con il nuovo commissario per l’emergenza Covid-19: “Certo che siamo pronti a dare una mano. Se e come la struttura commissariale vorrà”.
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