Neos Air traguarda i 20 milioni di euro di ricavi nel cargo quest’anno
L’.a.d. Stradiotti ha spiegato quanto e come le merci stiano contribuendo a diversificare il business e generare entrate per la società del Gruppo Alpitour
Nella crescita record dei risultati finanziari della compagnia aerea italiana Neos Air una parte del merito è riconducibile anche al business cargo. Soprattutto nella strategia del gruppo diversificare e ampliare i propri servizi oltre al core business dei charter.
Lo ha spiegato in un’intervista al Corriere Economia l’amministratore delegato Carlo Stradiotti, al vertice di un vettore aereo che nell’ultimo esercizio (chiuso a fine ottobre 2022) ha ottenuto un utile di quasi 12 milioni di euro a fronte di ricavi per 585 milioni di euro in un periodo ancora interessato dal Covid-19.
La compagnia aerea del gruppo Alpitour negli ultimi tempi è andata a cercarsi “i passeggeri e i ricavi anche al di fuori del nostro segmento tradizionale che è quello charter” ha raccontato Stradiotti. Questo vuole dire esplorare il trasporto merci (“849 voli operati dal 2020”), aprire la rotta Milano-New York e investire sulle direttrici ‘etniche’. Il tutto con una flotta che oggi conta 15 aerei: 5 Boeing 737-800, 4 Boeing 737 Max e 6 Boeing 787-9.
Proprio il trasporto aereo merci (in particolare Dpi) ha tenuto in piedi i conti della compagnia quando i passeggeri non volavano più: “Se nell’esercizio fiscale novembre 2018-ottobre 2019, l’ultimo non intaccato dal Covid, abbiamo avuto 465 milioni di euro di ricavi e 1,8 milioni di passeggeri, nei due anni successivi abbiamo chiuso rispettivamente con 260 milioni e 236 milioni. Abbiamo sostenuto le entrate di fatto con il cargo e non abbiamo toccato un contratto di lavoro” sono state le parole dell’a.d. di Neos Air.
Per il bilancio 2023 il budget prevede “un fatturato di 683 milioni di euro, ma puntiamo ai 730-740 milioni, grazie soprattutto all’aumento dell’offerta, del 30-40% rispetto al 2019” ha spiegato Stradiotti, che aggiunge come circa “20 milioni di euro, attorno al 2%” del fatturato, sarà riconducibile al trasporto aereo merci.
Il periodo di ‘riposo’ dai passeggeri durante la pandemia è stato sfruttato per svolgere diverse attività: “Abbiamo completato il rinnovo della flotta, facendo uscire i tre Boeing 767 vecchi e facendo entrare due nuovi 787 Dreamliner. Abbiamo poi negoziato l’ingresso di altri tre Boeing 737 Max: uno dovrebbe arrivare in autunno, gli altri due nella primavera del 2024 per subentrare ai 737-800. Abbiamo inoltre aumentato l’offerta, la nostra capacità di vendere e di gestire il cargo. Insomma: ci siamo evoluti. I voli per New York rispondono alla logica di trasportare passeggeri e merci che ci consentono di portare a casa ulteriori ricavi che serviranno anche a far crescere la flotta” è la spiegazione del numero uno della compagnia aerea.
A proposito proprio del volo con New York, Stradiotti ha spiegato come “la componente cargo supporta le attività. Per noi è un doppio guadagno: sia dalla parte di sopra dell’aereo, in cabina, che dalle ‘pance’. Il 787 è un’ottima macchina da questo punto di vista”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI AIR CARGO ITALY