Mongeri (Mainfreight): “Cresceremo ancora in Italia, anche tramite acquisizioni”
Segrate (Milano) – A distanza di un anno e mezzo dall’apertura della propria filiale diretta in Italia attiva nel business delle spedizioni via mare e via aerea, il gruppo neozelandese Mainfreight sta rispettando gli obiettivi di crescita previsti nel business plan e si prepara a un altro significativo step di sviluppo. Quanto e come l’azienda […]
Segrate (Milano) – A distanza di un anno e mezzo dall’apertura della propria filiale diretta in Italia attiva nel business delle spedizioni via mare e via aerea, il gruppo neozelandese Mainfreight sta rispettando gli obiettivi di crescita previsti nel business plan e si prepara a un altro significativo step di sviluppo.
Quanto e come l’azienda intenda acquisire quote di mercato nel nostro
paese lo rivela a AIR CARGO ITALY direttamente il branch manager Giorgio
Mongeri che, dopo essere stato per almeno un decennio l’agente in Italia di
questo gruppo, ne è diventato il vertice dal
mese di settembre del 2017.
“Abbiamo iniziato in 3 e oggi siamo già saliti a 9 persone di staff”
spiega Mongeri. “A fine esercizio (fissato per marzo 2019) il fatturato di
Mainfreight Italy sarà di 6 milioni di euro con margine e risultato netto
positivi, in linea con quelle che erano le previsioni. Il piano di sviluppo
prevede per il prossimo esercizio di salire a circa 8 milioni di fatturato (+30%)
e il personale dovrebbe parallelamente aumentare di tre risorse”.
Il gruppo a livello mondiale è attivo, oltre che nelle spedizioni, anche
nel trasporto terreste e nella logistica conto terzi, genera un fatturato pari
a 2,5 miliardi di dollari neozelandesi (equivalenti a circa 1,5 miliardi di
euro) e in Europa ha 31 filiali tutte facenti capo all’headquarter continentale
di Rotterdam, da cui dipende ovviamente anche la branch italiana.
“Nel nostro paese l’azienda ha espressamente scelto di dedicarsi
esclusivamente alle spedizioni marittime e aeree, affidando il trasporto su
strada in tutto il continente a Italsempione” prosegue Mongeri, rivelando
inoltre che “il gruppo tradizionalmente cresce sia in maniera organica che
attraverso acquisizioni. Anche in Italia se vediamo qualche azienda
interessante e che può rappresentare un’opportunità, l’indirizzo che ci arriva
dal gruppo è quello di cercare di acquisirla per crescere”. Nel frattempo il prossimo
step di sviluppo del network a livello mondiale avverrà con due imminenti nuove
aperture in Giappone e in Corea.
Per quanto riguarda ancora la filiale milanese, Mainfreight Italy ha
movimentato negli ultimi dodici mesi 761.000 kilogrammi di merce via aerea in
export e 2.885 Teu via mare, di cui circa 1.700 verso l’Australia che, insieme
alla Nuova Zelanda e agli Stati Uniti, rappresentano le direttrici principali
per l’azienda guidata da Mongeri. Le merceologie maggiormente spedite sono ricambistica,
macchinari, prodotti alimentari e bevande (tra cui molto vino per la Cina),
mentre come infrastrutture vengono utilizzati in particolare gli aeroporti di
Malpensa, di Zurigo e di Francoforte per i trasporti, mentre i porti di Genova,
La Spezia e Napoli sono i gateway principali per il via mare.
Nicola Capuzzo