Merci in calo del 30% negli scali milanesi
La crisi provocata dal coronavirus sta facendo perdere agli scali di Malpensa e Linate “circa il 30%” del “traffico merci”, mentre quello dei passeggeri ha vissuto un “tracollo del 99,5%”. Lo ha dichiarato Armando Brunini, amministratore delegato di SEA, al Corriere della Sera. Si tratta del primo riscontro disponibile sull’andamento dei due aeroporti dal sorgere […]
La crisi provocata dal coronavirus sta facendo perdere agli scali di Malpensa e Linate “circa il 30%” del “traffico merci”, mentre quello dei passeggeri ha vissuto un “tracollo del 99,5%”. Lo ha dichiarato Armando Brunini, amministratore delegato di SEA, al Corriere della Sera.
Si tratta del primo riscontro disponibile sull’andamento dei due aeroporti dal sorgere dell’epidemia, essendo le statistiche di Assaeroporti ferme al mese di gennaio proprio per via della crisi sanitaria in corso.
I dati sono stati citato dal manager insieme ai risultati di una ricerca condotta dall’Università Liuc di Castellanza su Malpensa e Linate, e riferita principalmente all’andamento nel 2019. Nello studio, ha riferito Brunini, si legge che lo scorso anno dallo scalo varesino è passato il 4,7% del commercio estero nazionale (in valore), ovvero flussi per 42,2 miliardi di importazioni ed esportazioni, precisamente 14,2 miliardi in import e 28 in export.
Quest’ultima fetta in particolare corrisponde “al 12,3% dell’export italiano nei paesi extra-UE”. IN particolare Da Malpensa è ‘uscito’ il “15,4% dell’export totale del settore Moda/Abbigliamento, con punte del 61,2% di quanto diretto in Asia Orientale e del 37,4% in Nord America”, ha spiegato ancora Brunini, che poi ha aggiunto: “I dati dello studio riflettono gli andamenti del 2019 ma proprio per questo sono in grado di mostrare quanto la crisi sanitaria dovuta alla pandemia in corso vada a colpire uno snodo decisivo del sistema produttivo e logistico italiano”.
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