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Masterplan Malpensa 2035: sì all’espansione cargo con compensazioni
Dopo un lungo confronto e l’addio al tavolo delle trattative dell’Ente Parco del Ticino, sul Masterplan 2035 dell’aeroporto di Malpensa una intesa tra le parti (restanti) è stata raggiunta. I comuni del consorzio Cuv, interessati dal progetto, hanno infine accettato (tra diverse critiche) la proposta di compromesso che era emersa in una delle ultime riunioni […]
Dopo un lungo confronto e l’addio al tavolo delle trattative dell’Ente Parco del Ticino, sul Masterplan 2035 dell’aeroporto di Malpensa una intesa tra le parti (restanti) è stata raggiunta.
I comuni del consorzio Cuv, interessati dal progetto, hanno infine accettato (tra diverse critiche) la proposta di compromesso che era emersa in una delle ultime riunioni tenutesi con le controparti, ovvero Sea ed Enac.
Non quella prospettate recentemente dall’osservatorio Onlit, ovvero l’insediamento del cargo nell’inutilizzato – almeno fino al 2026, secondo Sea – T2, né quella avanzata dallo stesso Cuv, che suggeriva di prendere in considerazione due alternative progettuali per lo sviluppo delle attività che erano state considerate (ma scartate) dallo studio commissionato da Sea.
Bensì quella comprensiva di compensazione proposta dalle stesse Sea ed Enac, ovvero la ‘restituzione’ al territorio di 32 ettari di terreno attualmente all’interno del sedime aeroportuale in cambio del consumo di altri 44 (dagli iniziali 90) che ora non ne sono inclusi. In aggiunta l’accordo prevede, spiega un video di Regione Lombardia, infrastrutture e opere di mitigazione. Le aree ‘restituite’ potranno essere destinate a “interventi di riqualificazione territoriale e ambientale” o a “servizi a vantaggio dei comuni, come produzione di energia di fonte rinnovabili”. L’intesa prevede inoltre l’attivazione di un tavolo tecnico per monitorare l’avanzamento delle opere.
“Oggi con la firma del protocollo d’intesa – ha commentato l’Ad di Sea Armando Brunini – concludiamo un lavoro intenso e impegnativo. Un risultato estremamente positivo in quanto per la prima volta i sindaci del territorio, Regione Lombardia, Enac e Sea trovano un accordo condiviso sul futuro di Malpensa. Per la prima volta le ragioni del dialogo e dell’ascolto hanno prevalso a beneficio dell’intera comunità”.
Il protocollo, firmato anche dalla Provincia di Varese, secondo Sea, “nell’ambito della procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) in corso, persegue la finalità di definire le azioni volte a garantire l’equilibrato sviluppo dell’aeroporto in coerenza con la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini residenti e dello sviluppo socioeconomico e territoriale”. L’accordo avrà una durata di cinque anni “tacitamente rinnovabili fino al termine previsto per il Masterplan, in funzione dell’attuazione degli interventi compensativi definiti”.
Nei giorni scorsi erano continuati gli appelli ai sindaci del Cuv perché non siglassero l’accordo. Tra le argomentazioni a sostegno della loro tesi, i contrari (come il comitato Unicomal) avevano citato anche il calo di traffico (-3,7%) registrato nel mese di aprile da Malpensa nel traffico merci.