Maroni conferma l’impegno di Regione Lombardia per aeroporti e logistica
“Gli aeroporti della Lombardia, rappresentano quasi i due terzi del traffico cargo nazionale. E’ nostro interesse, quindi, capire cosa si possa fare di piu’ e di meglio per contribuire al lavoro di squadra complessivo su questo comparto”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo alla presentazione del position paper del MIT […]
“Gli aeroporti della Lombardia, rappresentano quasi i due terzi del traffico cargo nazionale. E’ nostro interesse, quindi, capire cosa si possa fare di piu’ e di meglio per contribuire al lavoro di squadra complessivo su questo comparto”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo alla presentazione del position paper del MIT “Azioni per il rilancio del cargo aereo” tenutosi all’aeroporto di Milano Malpensa.
Dopo aver ricordato che la Regione non ha competenze in materia di aeroporti, “anche se questa – ha sottolineato – e’ una delle materie oggetto di trattativa con Roma” aperta dopo il referendum sull’Autonomia dello scorso ottobre. “Quello che possiamo fare e che stiamo già facendo – ha osservato – e’ sulle infrastrutture e sulla mobilità. Siamo con Anas, siamo con Rfi per completare i collegamenti ferroviari, il T2 con Gallarate, che consentirà a Malpensa di diventare un punto di riferimento anche dal punto di vista del trasporto ferroviario con tutto il Nord Europa”.
Fra poche settimane ci sara’, finalmente, anche l’apertura dell’Arcisate-Stabio e, se arriverà il via libera da Roma che stiamo attendendo da oltre un anno su Pedemontana, andremo avanti anche su questa importantissima opera. Confermo – ha concluso Maroni – che da parte della Regione il grande lavoro di squadra che si e’ fatto in questi anni, proseguirà in questa direzione”.
Il governatore della Lombardia ha infine risposto a chi gli chiedeva di un ingresso della regione nel capitale delle società di gestione aeroportuale Sea o Secbo dicendo: ”Se serve, se vorranno e sarà utile sono pronto a farlo ma non è che voglio a tutti i costi entrare nel capitale sociale di Sea o di Sacbo, non mi interessa. Mi interessa fare gioco di squadra, e questo si può fare anche stando fuori”.