Le preoccupazioni dei big delle spedizioni sul trasporto aereo merci
Le incertezze geopolitiche internazionali e il rallentamento economico di alcune regioni del mondo fanno preoccupare gli spedizionieri sulle prospettive dei traffici di merci nei prossimi mesi. Secondo l’ultimo market report di Bollorè Logistics, uno dei più grandi gruppi spedizionieristici mondiali, le statistiche del secondo trimestre del 2019 sui volumi di merci movimentate via aerea e […]
Le incertezze geopolitiche internazionali e il rallentamento economico di alcune regioni del mondo fanno preoccupare gli spedizionieri sulle prospettive dei traffici di merci nei prossimi mesi. Secondo l’ultimo market report di Bollorè Logistics, uno dei più grandi gruppi spedizionieristici mondiali, le statistiche del secondo trimestre del 2019 sui volumi di merci movimentate via aerea e via mare, la corsa delle aziende a rifornire i propri stock in anticipo, legata in parte anche alle incertezze sui possibili effetti della guerra dei dazi fra Usa e Cina, e un generalizzato rallentamento dell’import-export soprattutto in Asia (Cina in primis) e negli Usa, oltre alle tensioni in Medio Oriente (Iran) e alla Brexit, sembrano essere il preludio a un periodo difficile nel secondo semestre del 2019 e nel 2020 per gli scambi commerciali mondiali.
Confrontando i numero del cargo aereo del 2019 rispetto al 2018, a maggio la flessione è stata del 3,4% e ad aprile del 5,6%. Le stime per l’intero anno parlano di una crescita del trasporto aereo merci ridotta, nella migliore delle ipotesi, a un misero 2% per il trasporto aereo (da un atteso +3,7%) e a un 2,5% per le spedizioni via mare (da un +4%) in termini di volumi secondo Bollorè Logistics.
“Molti esportatori, preoccupati per i possibili effetti delle tensioni fra Usa e Cina, hanno anticipato le consegne delle proprie forniture quest’anno con il risultato che gli stock di merce potrebbero già ora essere sufficienti per i mesi a venire e consentendo loro di attendere con maggiore tranquillità di capire come evolverà la situazione a medio-breve termine” dicono dal gruppo francese. Preoccupazioni vengono espresse anche per gli effetti di questo trend sui conti dei vettori marittimi e aerei.
Secondo Claude Picciotto, procurement director for air freight per Bollorè Logistics, l’ultima speranza di ripresa è appesa a una peack season pre-natalizia ma, se anche questa dovesse manifestarsi, potrebbe comuqnue non essere sufficiente a compensare gli effetti del generalizzato rallentamento delle spedizioni merci a livello mondiale nel corso dell’intero 2019.
Le stesse preoccupazione sull’andamento di mercato del cargo aereo provengono anche da Dhl Global Forwarding secondo cui, la flessione ha raggiunto un punto tale per cui probabilmente il gruppo tedesco dovrà ritoccare qualcosa in tema di produttività e di occupazione. Il colosso spedizionieristico controllato da Deutsche Post nel secondo trimestre dell’anno in corso ha registrato un calo delle spedizioni aeree pari al 5,8% che si aggiunge a un -3,9% già vissuto nel primo trimestre dell’esercizio in corso. Questi numeri sono anche il risultato di una ‘pulizia’ del portafoglio clienti che ha visto Dhl Global Forwarding concentrarsi su controparti maggiormente remunerative e infatti i profitti dal trasporto aereo merci sono saliti nel periodo aprile – giugno di quest’anno del 4,8%. Il gross profit per tonnellate spedita via aerea è aumentato invece del 11,3%.
Leggi di più su Lloyd’s Loading List a proposito del market report di Bolloré Logistics e dei numeri di Dhl Global Forwarding
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