Le compagnie aeree tengono in pugno gli spedizionieri di prodotti deperibili
Che negli ultimi mesi il potere contrattuale fosse più nelle mani dei vettori aerei che in quelle della controparte rappresentata dai caricatori e spedizionieri è parso abbastanza evidente, ma il trend sembra destinato a non cambiare nel corso dei prossimi mesi. Soprattutto per quelli che devono spedire merce deperibile che paga poco. Un articolo di […]
Che negli ultimi mesi il potere contrattuale fosse più nelle mani dei vettori aerei che in quelle della controparte rappresentata dai caricatori e spedizionieri è parso abbastanza evidente, ma il trend sembra destinato a non cambiare nel corso dei prossimi mesi. Soprattutto per quelli che devono spedire merce deperibile che paga poco.
Un articolo di The Loadstar descrive il trend attuale focalizzandosi in particolare sui caricatori appunto di prodotti deperibili come ortofrutta a seguito di diversi pareri raccolti fra gli addetti ai lavori che hanno preso parte alla fiera Fruit Logistica appena conclusasi a Berlino. Il messaggio di fondo è che molti spedizionieri, a seguito della carenza di stiva disponibile per il trasporto aereo di merci per effetto soprattutto del trend crescente dell’e-commerce, si trovano oggi ‘costretti’ a firmare block-space agreement con le compagnie aeree per non rischiare nei mesi successivi di trovarsi senza spazi a bordo per spedire la propria merce.
Poche sono infatti le speranze che i vettori aumentino in maniera significativa l’offerta di stiva perchè, ha detto uno spedizioniere a The Loadstar, “le compagnie aeree incrementeranno la capacità del minimo indispensabile poiché sono interessate a massimizzare la redditività”.
Il numero uno della società Morgan Cargo, Herman Bosman, ha sottolineato inoltre che gli esportatori si trovano a dover lavorare con le compagnie aeree anche in bassa stagione al fine di assicurarsi un trattamento di favore nei periodo di peak season. Morgan Cargo si propone proprio come facilitatore di rapporti fra i vettori e i caricatori al fine di instaurare un rapporto più stabile nel corso dell’anno che minimizzi gli effetti (leggasi disagi) che il mercato del trasporto aereo inevitabilmente registra quando si verificano impennate di volumi da trasportare via aerea con conseguente incremento delle tariffe e disperata ricerca di spazi in stiva. L’esigenza di firmare accordi per assicurarsi capacità nel corso dell’anno è tanto più sentita per quelle case di spedizione che movimentano prodotti deperibili che per definizione pagano meno rispetto ad altre merceologie e quindi nelle preferenze delle compagnie aeree vengono dopo rispetto ad esempio ai volumi generati dall’e-commerce.
“Se si guarda ai grandi gruppi del commercio elettronico i volumi di merce che spediscono sono enormi e cresceranno ulteriormente mettendo ancora più pressione sulla capacità di trasporto aereo. Se una compagnia può incassare di più da un settore diverso da quello dei prodotti deperibili questo spiega perché società come la nostra sono costrette a firmare block-space agreements” ha detto il numero uno di Morgan Air Cargo.
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