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Le 4 priorità di Iata per il cargo
Sostenibilità (ovvero arrivare all’obiettivo di emissioni zero di CO2 nel 2050), modernizzazione, sicurezza (in relazione al trasporto di batterie a litio) e risorse umane sono le quattro priorità indicate da Iata nel suo 15esimo World Cargo Symposium per il futuro delle spedizioni aeree delle merci, che si sta svolgendo in questi giorni a Londra. Rivolgendosi […]
Sostenibilità (ovvero arrivare all’obiettivo di emissioni zero di CO2 nel 2050), modernizzazione, sicurezza (in relazione al trasporto di batterie a litio) e risorse umane sono le quattro priorità indicate da Iata nel suo 15esimo World Cargo Symposium per il futuro delle spedizioni aeree delle merci, che si sta svolgendo in questi giorni a Londra.
Rivolgendosi alla platea di professionisti del settore, Brendon Sullivan, a capo della divisione cargo dell’associazione, ha affermato: “Il trasporto aereo di merci ha avuto un anno stellare nel 2021, con un fatturato globale di 204 miliardi di dollari. Al momento, tuttavia, le sfide sociali ed economiche stanno aumentando”. Tra queste Sullivan ha citato la guerra in Ucraina che ha interrotto le catene di approvvigionamento, i prezzi del carburante molto alti e la volatilità economica che ha rallentato la crescita del Pil. Di contro, elementi positivi sono la continua crescita dell’e-commerce, l’allentamento delle restrizioni Covid e la ‘resistenza’ delle spedizioni di prodotti di alto valore.
Nel merito dei quattro punti, Iata ha innanzitutto ricordato l’impegno preso per l’abbattimento di emissioni di Co2 entro il 2050, evidenziando che verosimilmente questo obiettivo sarà raggiunto tramite il ricorso al combustibile Saf (per il 65%), considerato lo strumento più importante, alla propulsione a idrogeno o elettrica (per il 13%), tramite un efficientamento delle operazioni (per un 3%) e infine per il restante 19% con il ricorso a compensazioni o sistemi come quelli per la cattura di CO2. Resta da sciolgliere il nodo della limitata capacità di produzione di carburante sostenibile. “Le compagnie nel 2021 hanno usato ogni goccia disponibile” ha detto al riguardo Sullivan, per il quale la soluzione deve risiedere negli incentivi statali per “arrivare a una produzione di 30 miliardi di litri entro il 2030”.
Sul tema della modernizzazione, il vertice dell’area cargo di Iata ha evidenziato due aree in cui sono stati compiuti progressi a livello associativo, ovvero il sistema One Record per la condivisione di informazioni, cui hanno aderito 156 vettori e 4 autorità doganali, e la Interactive Cargo Guidance. In questo ambito la vera spinta però secondo Iata deve arrivare dalle istituzioni come fatto ad esempio con la convenzione di Kyoto e il framework Safe del Wto.
Riguardo la questione della sicurezza, Sullivan ha sottolineato che quella del trasporto di batterie al litio resta la principale priorità ma anche evidenziato come il rispetto delle normative sia complicato considerata la proliferazione di nuovi attori nel settore dell’e-commerce. La richiesta alle autorità di regolamentazione (Easa e Faa) è di accelerare lo sviluppo di test per verificare che esistano sistemi di protezione e contenimento di container eunità di carico in grado di resistere al fuoco che può generarsi da questi prodotti. In aggiunta i govern devono sorvegliare su produttori ed esportatori, mentre l’industria può utilizzare tecnologie come Dg Autocheck per vereificare che le proprie spedizioni siano a norma.
Resta infine il tema delle ‘persone’. “Siamo in competizione tra noi per assicurarci talenti in un mercato del lavoro molto ristretto”. E quando lo troviamo “formazione e procedure di autorizzazione di sicurezza più lunghe del solito ritardano il loro ingresso nel mondo del lavoro”, ha affermato Sullivan, chiedendo ai governi uno snellimento delle procedure.