Lazzerini: “Per il cargo di Ita Spa un business plan ambizioso”
Il business plan relativo alle attività cargo di Ita Spa “sarà presto presentato al CdA dell’azienda per approvazione” e comprenderà sia un approfondimento relativo alla capacità belly degli aerei per trasporto passeggeri sia “la creazione di una unità con mezzi dedicati”. Lo ha affermato ieri (27 aprile, ndr) l’amministratore delegato della società Fabio Lazzerini durate […]
Il business plan relativo alle attività cargo di Ita Spa “sarà presto presentato al CdA dell’azienda per approvazione” e comprenderà sia un approfondimento relativo alla capacità belly degli aerei per trasporto passeggeri sia “la creazione di una unità con mezzi dedicati”. Lo ha affermato ieri (27 aprile, ndr) l’amministratore delegato della società Fabio Lazzerini durate un’audizione di fronte alla Commissione Trasporti della Camera.
Lazzerini – che ha anche parlato di “un business plan ambizioso” – ha aggiunto che ad oggi il mercato sconta però una carenza di aeromobili per il trasporto merci, che sono “difficili da trovare in questo momento”. Pertanto il percorso di Ita Spa in questo ambito sarà strutturato con “un avvicinamento” che avverrà con l’utilizzo di “aerei passeggeri a cui sono stati rimossi i sedili”, come già sta facendo Alitalia con un paio di unità.
“Questo modello di business – ha precisato ancora il manager alla Commissione – richiede un caricamento manuale” e sarà sostenibile economicamente fintanto che i noli delle spedizioni aeree resteranno elevati, ovvero secondo Lazzerini “per i prossimi dodici mesi”.
Le posizioni espresse dall’a.d. dell’ex Alitalia sono piaciute a Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo, che in una nota hanno giudicato “positivo anche l’impegno annunciato sull’avvio di un progetto per le attività cargo come da noi più volte richiesto”.
Nelle scorse settimane sulla stampa erano usciti alcuni numeri sulla dotazione di mezzi cargo della nuova Ita Spa: il Corriere della Sera riferiva di una disponibilità di “2-3 aeromobili” (non è chiaro se veri e propri aerei merci o riconfigurati), mentre Il Messaggero scriveva che la compagnia punterà a dotarsi di un freighter “per supportare il settore della moda e tutto il made in Italy”.
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