L’aeroporto di Trieste alla ricerca di un operatore cargo
Alle prese, come molti altri scali, con gravi perdite sul fronte dei passeggeri, l’aeroporto di Trieste sta studiando una virata sul cargo. Ad averlo svelato a diverse testate triestine è stato Marco Consalvo, direttore generale della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa che gestisce lo scalo di Ronchi dei Legionari dal 1997 e che dal 2019 […]
Alle prese, come molti altri scali, con gravi perdite sul fronte dei passeggeri, l’aeroporto di Trieste sta studiando una virata sul cargo. Ad averlo svelato a diverse testate triestine è stato Marco Consalvo, direttore generale della società Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa che gestisce lo scalo di Ronchi dei Legionari dal 1997 e che dal 2019 è controllata da 2i Aeroporti Spa (con il 55%, mentre il restante 45% è rimasto in mano a Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia).
Nel dettaglio il manager ha detto che la società è alla ricerca di “un operatore che faccia solo attività cargo”, iniziativa che consentirebbe allo scalo di avere “sicuramente un incremento del business delle merci significativo”.
Consalvo al riguardo ha evidenziato come l’aeroporto di Ronchi dei Legionari sia “baricentrico in regione” nonché “intermodale”, dato che ha “anche la fermata della ferrovia ed i binari arrivano anche al porto di Trieste ed al porto di Monfalcone, con tutti i collegamenti sia stradali che ferroviari per raggiungere anche i retroporti e gli interporti”. Caratteristiche che a suo avviso lo renderebbero “una base logistica di collegamento per l’Europa”.
Va detto che, nonostante in passato l’aeroporto sia stato raggiunto anche da voli cargo di tutto rispetto (nel 2019 lo Ilyushin IL76 di Volga Dnepr vi era atterrato per caricare 35 tonnellate di equipment industriale Made in Italy destinato a Dushanbe, la capitale del Tajikistan, nell’ambito di una spedizione organizzata da Samer&co Shipping), finora questa attività è stata marginale.
Nei primi dieci mesi dell’anno (dati Assaeroporti) l’aeroporto di Trieste ha movimentato complessivamente 44,8 tonnellate di merce, il 37,2% in meno rispetto alla 71,3 tonnellate del 2020, mentre nel 2019, anno chiuso con quantità più elevate, si era comunque fermato a 257,8 tonnellate.
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