La sindrome da long Covid colpisce a marzo anche le spedizioni aeree
Nel mese di marzo le spedizioni aeree hanno subito una battuta d’arresto che ha portato i traffici a fermarsi, in termini di volumi, al 3% in meno rispetto a quelli dello stesso mese del 2019, con una tendenza che è anche parsa in via di peggioramento nelle ultime settimane. Lo evidenziano le ultime analisi di […]
Nel mese di marzo le spedizioni aeree hanno subito una battuta d’arresto che ha portato i traffici a fermarsi, in termini di volumi, al 3% in meno rispetto a quelli dello stesso mese del 2019, con una tendenza che è anche parsa in via di peggioramento nelle ultime settimane.
Lo evidenziano le ultime analisi di Clive Data Service, che invece – in linea con quanto osservato da Iata – avevano mostrato un recupero per i mesi di gennaio e febbraio (il confronto con il 2020, meno significativo, vede in maroz i volumi in aumento del 29%, con un picco del 55% nelle ultime due settimane del mese).
Restano, di contro, su livelli molto elevati il dynamic loadfactor, così come il costo dei noli. A fronte di una contrazione della capacità del 14% (rispetto al marzo 2019), il primo parametro in particolare si è assestato sul 73%, ovvero 7 punti percentuali in più. “I voli sono davvero pieni, dal punto di vista delle merci, ma senza ripresa del segmento passeggeri le operazioni intercontinentali restano guidate dal cargo e necessitano di prezzi elevati per essere finanziariamente sostenibili”.
In particolare sulle rotte Cina – Europa la spinta in avanti sembra essere in rallentamento. Nella seconda settimana di marzo i volumi sono stati superiori del 7% a quelli del 2019, ma poi il vantaggio si è ridotto al 6% e al 4% in quelle successive, anche se i dati mostrano che in direzione ovest dalla Cina nel mese i voli sono stati pieni fino “al 93%”.
Dal punto di vista dei noli, le analisi del Tac Index mostrano che nel marzo 2021 questi siano stati in media pari a 4,09 dollari/kg, circa il 50% in più rispetto ai 2,70 dei 2019.
“L’andamento di marzo e febbraio non ha mostrato grande volatilità dei prezzi mese su mese e anche la volatilità intra-mese non è stata così grande come nei periodi precedenti. Resta da vedere se questa possa ora essere vista come una situazione relativamente stabile essendo a un livello molto più alto rispetto al 2019. È decisamente interessante notare che i prezzi su tutte le rotte qui discusse sono più alti rispetto alla fine del marzo 2020, quando si era verificato l’impatto del trasporto dei Dpi”, ha affermato Robert Frei, direttore dello sviluppo aziendale di Tac Index.
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