La pandemia accelera le spedizioni dal canale e-commerce
L’impennata di trasporto merci a livello globale generata da Amazon in queste settimane di quarantene e lockdown sta mettendo sotto pressione gli spedizionieri e sembra aver aiutato Maersk ad aumentare la sua quota di mercato come vettore marittimo al servizio del marketplace. Lo rileva un’analisi appena pubblicata da SP Global che certifica come l’epidemia di […]
L’impennata di trasporto merci a livello globale generata da Amazon in queste settimane di quarantene e lockdown sta mettendo sotto pressione gli spedizionieri e sembra aver aiutato Maersk ad aumentare la sua quota di mercato come vettore marittimo al servizio del marketplace.
Lo rileva un’analisi appena pubblicata da SP Global che certifica come l’epidemia di coronavirus abbia provocato un’impennata attive nel settore dell’e-commerce, tra cui in particolare Amazon, mettendo a dura prova sia i servizi di consegna a lunga distanza che quelli di ultimo miglio.
Per quanto riguarda le spedizioni aree e i servizi terrestri il ritiro di Amazon dalle consegne di ultimo miglio negli Stati Uniti, con la sospensione di Amazon Shipping, potrebbe ridurre la pressione competitiva per corrieri come Ups e FedEx.
Amazon pare invece intenzionata a mantenere il suo servizio di spedizioni a lungo raggio per gli esportatori dalla Cina agli Stati Uniti e all’Europa. I dati di Panjiva mostrano che il servizio di spedizione di Amazon sulle rotte in arrivo via mare negli Stati Uniti ha superato di gran lunga la concorrenza nel mese di marzo, con un aumento del 134% rispetto all’anno precedente delle spedizioni gestite. S&P Global fa notare che, se da un lato c’è stato un calo del 56,5% dal picco di gennaio, dall’altro si è registrato un calo stagionale del 42% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Sempre i dati raccolti da Panjiva e resi pubblici a metà aprile mostrano come si sia assistito a un calo del 10,1% dei volumi totali in entrata negli Stati Uniti nella prima parte del 2020, compreso un calo del 5,8% per Ups e una riduzione del 19,2% per FedEx.
Con specifico riferimento ai trasporti containerizzati, Amazon utilizza un’ampia gamma di compagnie di navigazione per trasportare le sue merci, senza una singola linea marittima che rappresenta più del 29,3% del totale nel primo trimestre. Questo è stato il caso di Maersk, che ha aumentato la sua quota dal 19,4% nel quarto trimestre del 2019, in parte a spese di Cma-Cgm, scesa al 10,3% dal 14,0%, così come un certo grado di consolidamento tra gli altri fornitori di servizi di spedizione. Maersk dunque conduce, ma non domina, le spedizioni marittime containerizzate per Amazon in questi primi mesi del 2020.
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