La ‘nuova’ Alitalia non decolla ma il governo resta ottimista
Il Gruppo FS Italiane ripassa la palla Alitalia ai commissari straordinari. Ieri sera, alla vigilia della scadenza per la presentazione di una proposta irrevocabile di acquisto della compagnia (fissata per oggi 21 novembre, ndr) il CdA del gruppo – chiamato a guidare come capofila l’eventuale nuova compagine che dovrebbe dare vita alla nuova Alitalia – […]
Il Gruppo FS Italiane ripassa la palla Alitalia ai commissari straordinari.
Ieri sera, alla vigilia della scadenza per la presentazione di una proposta irrevocabile di acquisto della compagnia (fissata per oggi 21 novembre, ndr) il CdA del gruppo – chiamato a guidare come capofila l’eventuale nuova compagine che dovrebbe dare vita alla nuova Alitalia – ha ammesso in una nota che “le condizioni per il costituendo consorzio non sono ancora maturate”.
Una conclusione che, spiega, viene dalla presa d’atto dell’intenzione di Lufthansa – con cui ha condotto trattative nelle scorse settimane – di voler stabilire una partnership commerciale ma di non essere disponibile a “un ingresso immediato nell’equity”, e del fatto che anche la holding Atlantia (che dovrebbe rilevare una quota tra il 30 e il 40% della newco) ha dichiarato che “non si sono ancora realizzate le condizioni necessarie per l’adesione al progetto”. Inalterata la posizione di Delta, che a differenza del vettore tedesco, ha confermato la disponibilità a rilevare quote della nuova società (verosimilmente il 10% a fronte di un investimento di 100 milioni).
Il messaggio del board di FS si conclude dicendo che attenderà dunque “le valutazioni dei commissari straordinari in merito alle iniziative da intraprendere”. Valutazioni, secondo quanto riferisce l’ANSA, probabilmente porteranno a un nuovo breve rinvio (l’ottavo), della durata di una ventina di giorni per la definizione della nuova proprietà, ferma restando la scadenza già stabilita del marzo 2020 per il closing dell’operazione. In questo senso si è espresso il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, che sulla vicenda mantiene un cauto ottimismo, confidando nell’esistenza di margini di trattativa sia con Delta sia con Lufthansa. Quest’ultima, secondo il titolare del MISE, dovrebbe “fare un piccolo sforzo iniziale e cioè compartecipare all’equity da subito” ha affermato Patuanelli, che poi ha aggiunto: “Ritengo ci siano le condizioni che mi fanno essere parzialmente ottimista per quello che succederà nelle prossime ore”. Fiducioso anche il ministro dei Trasporti Paola de Micheli: “Lufthansa o Delta siamo, con un po’ di realismo, ragionevolmente ottimisti e positivi per la chiusura positiva della vertenza”.
Leggi il comunicato di Ferrovie dello Stato e il lancio dell’Ansa
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