La Cina mette al bando gli aerei ‘preighter’: nuova pressione sui noli
A partire dal 2022 la Cina non permetterà più di caricare merci nelle cabine degli aerei passeggeri, consentendo una eccezione solo per i prodotti necessari al contrasto alla pandemia. Lo riferisce Loadstar, secondo la quale la Caac (l’autorità per l’aviazione civile cinese) ha stabilito anche che “i sedili della cabina non possono essere rimossi per […]
A partire dal 2022 la Cina non permetterà più di caricare merci nelle cabine degli aerei passeggeri, consentendo una eccezione solo per i prodotti necessari al contrasto alla pandemia.
Lo riferisce Loadstar, secondo la quale la Caac (l’autorità per l’aviazione civile cinese) ha stabilito anche che “i sedili della cabina non possono essere rimossi per aumentare lo spazio di carico” e che pertanto i velivoli che hanno subito conversioni di questo tipo dovranno “essere riportati alla loro configurazione originale”. Secondo la testata le “tre principali compagnie cinesi sotto il controllo dello Stato” avrebbero già avviato gli interventi sui loro mezzi. Parallelamente le analoghe autorità europea (Easa) e statunitense (Faa) avrebbero esteso fino al prossimo luglio la possibilità del trasporto di merci in cabina su aerei passeggeri, chiarendo però che questa deroga non varrà in Cina, a eccezion fatta come visto per il materiale di contrasto al Covid.
La decisione è stata motivata dalla Caac da ragioni di sicurezza, ma la stessa authority ha riconosciuto che uno degli effetti del provvedimento sarà quello di generare nuova pressione sui noli delle spedizioni aeree, come noto già alle prese con problemi di capacità e di costo elevato del carburante.
Per comprendere meglio la questione, la stessa Loadstar ha evidenziato come attualmente siano proprio le spedizioni di merci connesse alla gestione del Covid-19 a rappresentare una grossa fetta di volumi e ad avere vissuto una forte crescita nelle scorse due settimane.
In particolare le spedizioni riguarderebbero i kit di test rapidi, molto richiesti in questo momento in Europa, come lo erano stati l’anno scorso i Dpi. Gli invii di test rapidi si stanno concentrando nella Cina continentale, dove questi vengono prodotti, mentre Hong Kong si sta ritrovando a gestire altri tipi di carico e quindi a subire meno gli effetti del boom. Di contro, non sembrano essere all’orizzonte tendenze o iniziative che potrebbero spingere i noli delle spedizioni aeree da paese a calare, anzi. Alcuni spedizionieri interpellati dalla testata britannica hanno evidenziato come ulteriore pressione si creerà con l’approssimarsi delle Olimpiadi invernali (che inizieranno nel febbraio 2022): “Normalmente, [quando c’è un evento in Cina] i camion sono limitati nei loro movimenti: nessuna merce pericolosa può essere spostata, nessun charter è approvato e i voli sono ridotti al minimo” ha commentato uno di loro.
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