Intervista a Betty Schiavoni che si congeda dalla presidenza di Alsea
Transizione green e digitale, formazione, dialogo con le istituzioni i temi che resteranno centrali per l’associazione secondo la sua presidente uscente
Alla vigilia dell’elezione del suo successore (il nome, già individuato dal nuovo Consiglio direttivo, sarà votato il prossimo 5 luglio), è tempo di bilanci per la presidente uscente di Alsea (Associazione Lombarda Spedizionieri e Autotrasportatori) Betty Schiavoni, giunta ormai al termine di un doppio mandato (più una proroga di un anno) che la sta lasciando “soddisfatta” e “contenta”.
Non perché per lei si tratterà dell’addio alla vita associativa – “Praticamente un secondo lavoro!” – dato che siederà ancora nel Consiglio Direttivo dell’associazione e che intende ora focalizzarsi sul ruolo, che ritiene centrale, di vicepresidente con delega all’autotrasporto e alla logistica urbana di Confetra. Ma con lo scopo di tenere traccia dei risultati raggiunti e soprattutto di segnalare a chi prenderà il suo posto quelle che ritiene essere sfide ineludibili per l’associazione e per l’intera categoria.
Tra i primi, Schiavoni – grazie anche al sostegno che riconosce di aver ricevuto dai colleghi consiglieri – annovera l’attività formativa condotta con Alsea Academy, la creazione di Alsea Service (di supporto agli associati nelle buste paga), così come l’ottimo rapporto mantenuto e stabilito con le istituzioni, in particolare locali. Tra queste la Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi (“Sediamo nel Consiglio Camerale e veniamo consultati spesso”), con il comune di Milano (anche se adesso, prevede, il confronto sarà più duro perché nell’aria c’è il tema della limitazione al traffico dei mezzi pesanti in città, dopo le numerose morti di ciclisti che si sono verificate negli ultimi mesi) e con la Regione Lombardia (“Ma il fatto che infrastrutture e trasporti siano oggi competenza di due diversi assessorati complica l’interlocuzione”). Nel portafoglio di risultati, Schiavoni include poi anche l’apertura di un nuovo ufficio a Malpensa, aeroporto considerato centrale per l’export italiano (da cui lo scontento per il mancato via libera all’espansione della cargo city: “Brescia avrebbe potuto rappresentare un’alternativa ma Roma Fiumicino è troppo lontana dal cuore del tessuto produttivo, è inevitabile che poi le aziende vadano a Nord, oltreconfine”).
Tra i temi che dovranno restare al centro delle preoccupazioni della categoria c’è secondo la presidente uscente di Alsea quello dell’aggiornamento, inteso sia dal lato dei processi aziendali sia della parallela formazione degli addetti ai lavori. “Le multinazionali non hanno problemi, ma il 70% della nostra categoria è composto da Pmi, dobbiamo aiutarle nel percorso verso al digitalizzazione” afferma Schiavoni. Che, pur dicendosi preoccupata dal ruolo sempre maggiore acquisito dai big del settore, spesso a colpi di acquisizioni in orizzontale e in verticale, è però anche convinta del fatto che resterà spazio per le realtà più piccole. “Riescono meglio a offrire risposte e tranquillità alla clientela, la quale pure spesso, non va dimenticato, è composta da Pmi”. All’orizzonte si affacciano comunque altre sfide importanti: “Ad esempio quella rappresentata dall’intelligenza artificiale, che probabilmente sarà di supporto nella gestione documentale ma creerà attriti sul fronte occupazionale”. Anche per affrontare prove così diverse da quelle sostenute sinora, secondo Schiavoni sarà necessario, nel settore e nella stessa Alsea, l’apporto delle nuove generazioni, per questioni anagrafiche più vicine a certe istanze e anche però dotate di una sensibilità diversa rispetto a temi come quello della sostenibilità o della ricerca di una maggiore qualità della vita. “Interessatevi alla vita associativa!” è quindi l’appello ai giovani trasportatori e spedizionieri lombardi lanciato dalla presidente uscente di Alsea.
Come detto, il cambio della guardia dell’associazione sarà formalizzato il prossimo 5 luglio, data nella quale il nuovo consiglio direttivo indicherà il nome del nuovo presidente. Quasi del tutto confermata, nell’assemblea di giugno, intanto, la composizione di questo organo. Oltre alla stessa Schiavoni, continuano a farne parte quali consiglieri Mario Disegni, Mario Zini, Alessandro Canese, Federico Fuochi
Paolo Maderna, Massimo Gerardo Pozzi Chiesa, Alessandro Raimondo, Matteo Rossi e Luigi Torraco, cui si è ora aggiunto Marco Pepa, mentre ne sono usciti Danilo Barbieri e Francesco Bernasconi.
F.M.
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