In forte aumento i furti di merce in Italia
In Italia e in tutta l’area EMEA (ovvero Europa, Medio Oriente e Africa) i furti di merce durante il trasporto sono aumentati notevolmente nel corso del 2019. Lo riferisce TAPA (Transported Asset Protection Association), l’associazione nata nel 1997 che fornisce regolari report su questo fenomeno basandosi sui casi che le imprese registrano sul suo database […]
In Italia e in tutta l’area EMEA (ovvero Europa, Medio Oriente e Africa) i furti di merce durante il trasporto sono aumentati notevolmente nel corso del 2019. Lo riferisce TAPA (Transported Asset Protection Association), l’associazione nata nel 1997 che fornisce regolari report su questo fenomeno basandosi sui casi che le imprese registrano sul suo database IIS (Incident Information Service).
Complessivamente nell’intera regione gli episodi verificatisi – nel trasporto via strada, aereo, marittimo e ferroviario – sono stati 8.548, per una perdita che in valore ammonta a oltre 137 milioni di euro. Un dato che segna il ‘record’ negativo per la regione dalla nascita della stessa TAPA.
L’Italia è tra i 10 paesi che insieme ‘valgono’ il 94,6% di tutti i furti riferiti allo scorso anno, e precisamente si colloca all’ottavo posto della classifica. Nel dettaglio, i casi osservati nella Penisola sono stati 159, con una progressione del 174,1% sul dato dell’anno precedente. Da notare che la lista vede in prima posizione la Germania (2.905 furti, +1.945% sul 2018), al secondo la Francia (con 1.542 casi, +817,8%) e al terzo il Regno Unito, che con 1.199 episodi registrati è l’unico paese in cui ufficialmente si registra un calo (-53,6%), anche se secondo l’associazione in realtà i furti segnalati alle autorità di polizia hanno superato lo scorso anno i 4.000. Come infatti già osservato anche in passato dalla stessa associazione, è verosimile che in generale i dati siano molto sottostimati, considerato che solo una parte dei crimini è riportato su IIS, e questo nonostante per il 2019 il sistema abbia raccolto segnalazioni da 48 diversi paesi (contro i 35 dell’anno precedente).
Considerando l’entità dei crimini, il record negativo va al Sudafrica, che complessivamente ha subito una perdita di valore di 19,34 milioni di euro (nonché il singolo furto più ‘pesante’ dell’anno, un caso di metalli preziosi del valore di circa 17 milioni di euro). Al secondo posto seguono i Paesi Bassi (con 15,8 milioni di euro) e al terzo il Regno Unito (13,37 milioni di euro).
Relativamente alla modalità, in cima alla classifica c’è sempre il trasporto stradale. I camion continuano a essere una preda facile in tutta l’area EMEA, e contano per circa il 95% di tutte le perdite segnalate, anche per l’assenza di aree di sosta sicure: 4.602 furti sono avvenuti in zone non custodite, mentre le strutture regolamentate sono state teatro di 220 episodi.
Thorsten Neumann, presidente e amministratore delegato di TAPA ha ricordato che secondo le analisi del Parlamento Europeo i furti di merce valgono ogni anno oltre 8 miliardi di euro nella sola Europa. “Le nostre statistiche – ha ammesso – mostrano solo gli incidenti segnalati sul database IIS, ma sono il miglior indicatore del rischio crescente che il fenomeno rappresenta per le imprese”.
Leggi il documento di TAPA
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