In Europa Amazon punta su Malpensa e Lipsia
Milano e Lipsia sono i due aeroporti europei su cui Amazon Air sta puntando per sviluppare il suo traffico nei cieli europei. Lo conclude uno studio del Chaddick Institute for Metropolitan Development della DePaul University di Chicago, che regolarmente analizza le attività della compagnia, evidenziando come nell’aeroporto di Malpensa il numero di voli giornalieri riferibili […]
Milano e Lipsia sono i due aeroporti europei su cui Amazon Air sta puntando per sviluppare il suo traffico nei cieli europei. Lo conclude uno studio del Chaddick Institute for Metropolitan Development della DePaul University di Chicago, che regolarmente analizza le attività della compagnia, evidenziando come nell’aeroporto di Malpensa il numero di voli giornalieri riferibili al gruppo sia passato dalla media di 3,2 del marzo di quest’anno agli attuali 9. Rimanendo tra i confini del Vecchio Continente, uno sviluppo paragonabile (ma comunque inferiore) si ritrova solo a Lipsia, dove attualmente le connessioni giornaliere sono 8 (contro le 3,2 di marzo). Stabile invece l’attività su Roma, dove giornalmente Amazon Air opera con 2 voli.
Dai dati raccolti dal centro di ricerca statunitense emerge inoltre quella che appare come una perdita di rilevanza degli aeroporti di Barcellona (da 3,8 voli giornalieri medi a 2), di East Midlands (da 3,2 a 2) e soprattutto di Colonia (da 5,8 a 0,9). Crescite di ridotta entità si osservano invece ancora ad Hannover (da 2,4 a 4), Liegi (da 0 a 1,7), Madrid (da 5 a 6), Parigi (da 5,8 a 6) e Shannon (da 0 a 0,7), mentre Katowice, come Fiumicino, resta stabile con 2 connessioni giornaliere.
Complessivamente, il network europeo di Amazon Air risulta essere stato potenziato, dato che nel periodo considerato è passato da una media di 36,4 a una di 44,3 voli giornalieri. Un andamento positivo che va in controtendenza con quello che invece si riscontra a livello globale. Nei sei mesi in questione, infatti, osserva il Chaddick Institute, il vettore ha rallentato la crescita del suo network mondiale, potenziandolo ‘solo’ di circa il 3,8%, e passando dai 187 voli medi giornalieri di marzo ai 194,1 di settembre 2022, a fronte di una progressione che, considerando l’intero 2021, era invece stata del 18,4%.
Secondo il centro di ricerca, si tratta di una tendenza che può essere letta come un aggiustamento di Amazon verso una situazione di ‘new normal’ e che va di pari passo con una revisione, al ribasso, dei suoi piani in precedenza molto ottimistici di espansione del network di magazzini, già osservata nei mesi scorsi.
Anche per questo il Chaddick Institute ha detto di non aspettarsi più, come aveva fatto lo scorso marzo, che la flotta di Amazon Air possa superare i 100 aerei entro la fine dell’anno, né che a breve l’espansione della sua rete di connessioni aeree, pur proseguendo, possa riprendere l’abbrivio che era stato osservato tra 2020 e 2021. Resta però, all’istituto di ricerca, la convinzione che la compagnia possa voler incrementare il suo network di voli intra-europei operati per suo conto, nottetempo, da vettori terzi, in particolare facendo perno sui nodi aeroportuali di Milano e Lipsia. Un fenomeno che anzi secondo gli analisti potrebbe essere già in atto, dato che hanno osservato nell’Europa occidentale un aumento delle attività notturne su itinerari che durante il giorno sono battuti direttamente da Amazon Air.
Per ultimo, è interessante rilevare che il report riferisce di un marcato incremento delle attività di Amazon Air dal suo hub di Cincinnati, inaugurato nell’agosto dello scorso anno ma finora cresciuto a ritmi lenti. L’analisi ne evidenzia infatti un boom delle connessioni, passate da una media di 25,6 voli giornalieri dello scorso marzo ai 43,9 di settembre (+71%). L’espansione, secondo il report, si spiega con il lancio di Buy with Prime, che in sostanza allarga anche a portali terzi la possibilità di usufruire del servizio di consegne rapide offerto dal gruppo, trasformando sempre più il gruppo fondato da Jeff Bezos in un operatore logistico e un corriere al servizio di altre parti.
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