In corso a Fiumicino un summit mondiale sulla regolamentazione droni
Ospiti di Enac circa 130 esperti provenienti da 35 Stati insieme a Easa ed Eurocontrol
A Fiumicino è in corso da due giorni (e fino al prossimo 21 aprile) un convegno che riunisce i massimi esperti di regolamentazione sui droni. Ospitato da Enac, il vertice è la riunione di Jarus – Joint Authority for Rulemaking on Unmanned System, organizzazione che riunisce 63 Stati, più Easa ed Eurocontrol e di cui Enac ha la presidenza. Circa 130 esperti gli esperti presenti, provenienti da 35 Stati di Africa, America, Asia, Europa e Oceania, e da European Union Aviation Safety Agency (Easa), Eurocontrol, European Union Agency for the Space Programme (Euspa) e World Food Programme (Wfp).
Durante la settimana si confronteranno esperti del settore UAS (Unmanned Aircraft Systems) provenienti dalle autorità dell’aviazione civile di tutto il mondo su temi relativi allo sviluppo della regolamentazione e delle linee guida per i velivoli a guida autonoma.
“Questo meeting internazionale guarda al futuribile e allo spazio aereo – ha sottolineato il residente Enac Pierluigi Di Palma – l’ente supporta il progresso dell’attività dei droni, che garantisce, nell’ambito di una comunità internazionale assai unita e coesa, anche sviluppi tecnologici importanti e ricadute occupazionali di grande interesse”. Tra i punti toccati, le nuove sfide che il mondo dell’aviazione sta vivendo in questo periodo di veloce evoluzione, come le operazioni ad alta quota (Higher Airspace Operations – Hao), la Mobilità Aerea Avanzata (Aam) e il volo connesso dei velivoli a propulsione elettrica a decollo e atterraggio verticali (eVtol).
I lavori stanno proseguendo con approfondimenti in vari gruppi su tematiche legate alle operazioni basate sulle performance, ai requisiti di aeronavigabilità degli Uas relativi alle funzioni autonome e all’Intelligenza Artificiale, all’utilizzo simultaneo di più droni, ai concetti operativi di volo autonomo e, per la prima volta, al ruolo delle infrastrutture di terra per la mobilità aerea avanzata come i vertiporti e le infrastrutture di comunicazione, navigazione e sorveglianza (Cna).
Al convegno sarà inoltre rappresentato, dura il punto di vista sugli Uas di Airbus, EuroUsc, l’Autorità Aeronautica Usa (Federal Aviation Administration – Faa), l’Agenzia Europea per il Programma Spaziale (European Union Space Programme Agency – Euspa) e del World Food Programme (Wfp).
Fondato nel 2008, Jarus punta a sviluppare un set armonizzato di raccomandazioni per la definizione di requisiti tecnici e operativi e linee guida per gli Uas, che possono essere utilizzati dai propri membri e dalla più larga comunità aeronautica internazionale, inclusa l’Icao, per lo sviluppo dei propri quadri regolamentari, favorendo l’armonizzazione dei requisiti, l’interoperabilità delle operazioni ed evitando duplicazioni di sforzi.
Tra le innovazioni in ambito regolamentare introdotte dal Jarus nel corso degli anni rientra la metodologia di classificazione delle operazioni dei droni, basata sul rischio, nelle categorie A (Open), B (Specific) e C (Certified) poi riprese da Easa, dallo sviluppo dei primi codici di aeronavigabilità basati sulle performance per il progetto degli Uas e, infine, della metodologia Sora (Specific Operations Risk Assessment) oggi inglobata nei Regolamenti Europei di settore (Metodo Accettabile di Rispondenza (Amc 1) all’Articolo 11 del Regolamento (EU) 2019/947).
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