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In calo i ‘preighter’ in servizio sulla rotta transatlantica
United Airlines ridurrà nel corso dell’autunno in modo consistente il numero di aerei che operano in modalità ‘preighter’ tra Stati Uniti ed Europa come conseguenza della riattivazione di diversi voli passeggeri su queste rotte. Lo ha annunciato il Vice President della divisione cargo della compagnia per l’area Asia Pacific, Mirco Renfer, nel corso di un […]
United Airlines ridurrà nel corso dell’autunno in modo consistente il numero di aerei che operano in modalità ‘preighter’ tra Stati Uniti ed Europa come conseguenza della riattivazione di diversi voli passeggeri su queste rotte. Lo ha annunciato il Vice President della divisione cargo della compagnia per l’area Asia Pacific, Mirco Renfer, nel corso di un webinar. Secondo quanto riportato su Lloyd’s Loading List, il manager ha dichiarato che saranno solo 4 o 5 i mezzi che continueranno a effettuare questo genere di operazioni, alcuni dei quali continueranno a essere attivi nel trasporto di merci utili per il contrasto alla pandemia sulle rotte dell’Asia Pacifico.
Il manager si è anche interrogato su quel che succederà quando sulle rotte transatlantiche la capacità disponibile tornerà al 100% o forse oltre, considerato che su queste tratte si riverseranno anche aerei che in circostanze normali opererebbero in Asia, dicendosi certo che si osserverà una riduzione dei noli ma che non è chiaro a che velocità questo si realizzerà.
Renfer ha anche parlato della crisi energetica che si sta avendo in Cina, dicendo che non è chiaro quale sarà l’impatto degli stop di corrente sulla produzione. Ha comunque ammesso che una conseguenza potrebbe essere anche quella di una minor domanda di trasporto aereo in particolare nel mese di ottobre. Un fenomeno che, nel caso, andrebbe a creare successivi ulteriori colli di bottiglia nella supply chain fino all’inizio del prossimo anno. Tanto che il consiglio di Renfer a caricatori e spedizionieri è stato quello di “prendere la capacità che si trova, non importa a quale prezzo, da qui alla fine dell’anno e anche fino alla fine del primo trimestre del 2022”.