In aprile volumi giù del 39%, capacità del 45%
Anche il mese di aprile è stato caratterizzato da un crollo verticale della domanda di trasporto aereo e da uno ancora maggiore della capacità disponibile sul mercato. Ciononostante, le prime settimane di maggio paiono mostrare alcuni segnali incoraggianti di ripresa. Ad affermarlo è Clive Data Services, società di consulenza che per marzo aveva parlato di […]
Anche il mese di aprile è stato caratterizzato da un crollo verticale della domanda di trasporto aereo e da uno ancora maggiore della capacità disponibile sul mercato. Ciononostante, le prime settimane di maggio paiono mostrare alcuni segnali incoraggianti di ripresa. Ad affermarlo è Clive Data Services, società di consulenza che per marzo aveva parlato di un calo del 23% della domanda.
Secondo gli analisti, aprile ha visto precisamente un declino dei volumi del 39% (salvo naturalmente quelli legati al trasporto di DPI e materiale medico, che sono ‘esplosi’), a cui si è accompagnata una contrazione della capacità del 45%. Una combinazione che ha fatto crescere il dynamic load factor (parametro utilizzato da Clive che tiene conto sia del peso sia del volume delle spedizioni) a un livello del 67%, ovvero 4 punti percentuali rispetto in più rispetto allo stesso mese del 2019.
Secondo Clive tuttavia il calo della domanda di trasporto aereo potrebbe essere vicino alla fine: le rilevazioni settimanali mostrano infatti che il declino che si è osservato dalla metà di marzo alla metà di aprile è diventato meno pesante nelle due settimane fino al 3 maggio. A supporto di questa possibilità la società cita anche i report di Goldman Sachs e Morgan Stanley. In particolare secondo quest’ultimo diversi indicatori suggeriscono che l’economia globale “sta toccando il fondo”, auspicabilmente per iniziare presto dunque la risalita.
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