Il coronavirus farà perdere 30 miliardi al trasporto aereo
L’emergenza legata al nuovo coronavirus si abbatterà come una stangata sui trasporti aerei, ‘mangiandosi’ circa 29,3 miliardi di dollari di ricavi attesi nel 2020 dai voli passeggeri, per una perdita pari al 4,7% della domanda a livello globale. Le stime sono di IATA, secondo la quale i più colpiti, come prevedibile, saranno gli operatori dell’area […]
L’emergenza legata al nuovo coronavirus si abbatterà come una stangata sui trasporti aerei, ‘mangiandosi’ circa 29,3 miliardi di dollari di ricavi attesi nel 2020 dai voli passeggeri, per una perdita pari al 4,7% della domanda a livello globale.
Le stime sono di IATA, secondo la quale i più colpiti, come prevedibile, saranno gli operatori dell’area dell’Asia pacifica, che subiranno un ‘ammanco’ pari a 27,8 miliardi di dollari, 12,8 dei quali persi nel solo mercato interno cinese. Minore l’impatto sulle compagnie delle altre aree, per il quale il danno è stimato in circa 1,5 miliardi di dollari.
Da sottolineare che le previsioni dell’associazione partono da due assunti. Il primo è che gli effetti del nuovo coronavirus avranno un andamento a V, come quello della SARS, e cioè che dopo un crollo repentino della domanda si assisterà a un altrettanto drastico recupero, il tutto nel giro di sei mesi. Il secondo è che l’emergenza resterà per lo più confinata dentro la Cina. Due ipotesi che però ad oggi non appaiono già più di tanto certe. Del resto è poi la stessa IATA a spiegare che per capire quale sarà nel dettaglio l’effetto dell’epidemia bisognerà non solo seguire l’evolversi del contagio ma anche quello delle politiche per mitigare l’impatto sull’economia.
“Il brusco calo della domanda causato da Covid-19 avrà un impatto finanziario sulle compagnie severo per chi è particolarmente esposto sul mercato cinese. Stimiamo che il traffico globale (passeggeri, ndr) verrà ridotto del 4,7% dal virus, annullando la crescita della domanda che era stata prevista, e causando il primo declino globale dai tempi della crisi finanziaria globale del 2009-2009” ha commentato il direttore generale e amministratore delegato di IATA Alexandre de Juniac. “Le compagnie aeree stanno prendendo decisioni difficili per ridurre la capacità e in alcuni casi le rotte. I minori costi del carburante contribuiranno a compensare parte delle entrate perse. Questo sarà un anno molto difficile per le compagnie aeree.”
L’associazione ha concluso evidenziando l’importanza del ruolo della politica. Sul fronte delle operazioni, IATA ha spinto le compagnie a esigere che anche i governi si attengano strettamente alle International Health Regulations dell’OMS. Dall’altro lato, secondo l’associazione in questa fase gli esecutivi nazionali devono avere un ruolo di leadership nel sostenere le loro economie. L’esempio positivo citato è quello del governo di Singapore, che ha stanziato 80 milioni di dollari per fornire aiuti finanziari alle compagnie aeree e a tutta l’industria dell’aviazione.
Leggi il comunicato sul sito di IATA
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